Lorenzo Pellegrini è tornato Magnifico. Il gol di ieri in Nazionale è solo l’ultima dimostrazione di quanto al capitano della Roma abbia giovato la cura De Rossi. Nell’ultimo anno e mezzo con Mourinho alla guida del club, Lorenzo si era spento. Mancavano i tocchi da fuoriclasse, il tiro dalla distanza, la visione di gioco e, soprattutto, la libertà. La liberà di fare in campo ciò che gli riesce meglio: spaziare, verticalizzare e tirare.
Ieri nell’amichevole giocata negli Stati Uniti contro Ecuador, Pellegrini ha calciato in porta dalla distanza un pallone ribattuto dalla barriera. Un gol simile a quello segnato al Sassuolo e che lo avvicina alla convocazione all’Europeo in Germania, salvo infortuni dell’ultima ora come accaduto nel 2021.
Intanto si gode il riscatto dopo un inizio di stagione tra le polemiche. Sono passati appena due mesi quando parte dell’Olimpico lo fischiava contro il Verona. Ora lo scenario si è ribaltato e Lorenzo si sta prendendo la sua rivincita: «Ho bisogno di sentirmi libero in mezzo al campo, di trovare la giusta posizione e dove ricevere il pallone, puntare e fare la giocata. Questo è quello che mi è mancato nell'ultimo anno e mezzo e ora sono contento di averlo trovato per me e per i miei compagni». De Rossi ringrazia perché cinque gol e tre assist da quando è arrivato, hanno contribuito a cambiare il volto della Roma.