Super Juventus, il Real si arrende 2-1: la finale di Champions è più vicina

Carlito Tevez
Carlito Tevez
di Luca Pasquaretta
Mercoledì 6 Maggio 2015, 08:13 - Ultimo agg. 08:14
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Cameriere, champagne. Ha vinto la Juve: 2 a 1. Da queste parti nessuno ha intenzione di svegliarsi, perché sognare a questo punto non è più reato. La strada che porta alla finale di Berlino non è spianata, ma neanche impraticabile. Così ha detto il campo. Buffon e compagni se la sono giocata a viso aperto, guardando negli occhi gli avversari e hanno avuto ragione. Di Morata e Tevez i gol della speranza, gli acuti che hanno reso magica la notte dello Stadium. In mezzo il gol di Ronaldo e la buona sorte, componente fondamentale in Champions. Perché sull'1-1 James Rodriguez ha colpito la traversa da due passi. Sarebbe stata un'altra partita, un'altra storia. Ed invece la Juve ha resistito, non si è fatta mettere sotto e di rimessa, all'italiana, ha colpito.



TEVEZ DECISIVO

Cavalcata devastante dell'Apache, Carvajal l'ha steso ingenuamente. Rigore. Tevez dal dischetto non ha sbagliato, facendo esplodere di gioia lo Stadium, che ancora una volta si è confermato un valore aggiunto, il dodicesimo uomo. Il discorso qualificazione si deciderà gioco forza fra una settimana al Santiago Bernabeu, dove ne rimarrà solo una. Al diavolo il galateo. A certi livelli bando ai convenevoli, in palio c'è una finale di Champions, un traguardo che sarebbe storico per la Juve, che non gioca una finale dal 2003, quando la perse ai rigori contro il Milan.



SFIDA A SCACCHI

La partita è stata frizzante, divertente, una sfida a scacchi per Allegri ed Ancelotti, che hanno sparigliato le carte, puntando all'inizio fra lo stupore generale sul 4-4-2. Sturaro (grande partita la sua) la mossa del tecnico livornese, James Rodriguez e Isco sulle fasce la risposta di Carletto. Il gol a freddo dell'ex Morata, forse scaricato prematuramente dal Real, ha tolto gli argini. E pensare che gli spagnoli in Champions in trasferta non subivano gol da 444 minuti, un piccolo record, e non perdevano da 9 partite consecutive prima di stasera, dove hanno trovato pane per i loro denti. La Juve ha sofferto, stretto i denti, si è difesa quando ce n'era bisogno ed ha attaccato in maniera razionale. Partite perfette non esistono, come ha sottolineato Allegri, la Signora ci è andata vicina, considerando la forza e i numeri del Real. Appuntamento a Madrid fra una settimana. Non prendete impegni. Il bello deve ancora arrivare.



TAVECCHIO: «GRANDE JUVE»

Tavecchio, in tribuna allo Stadium, ha fatto i complimenti ai bianconeri: «Proprio una grande Juventus. E' stata protagonista di una partita di qualità e orgoglio contro unavversario fortissimo. Adesso però tutti concentrati per la gara di ritorno». Il presidente della Figc ha elogiato in particolare l'azzurro Sturaro: «Lasciatemi spendere due parole per lui: è una gioia vedere un giovane italiano giocare con questa personalità in una semifinale di Champions League. Merito del giocatore e del suo club: un segnale importante per tutto il movimento».