Il Siviglia piega il Dnipro e vince l’Europa League
Paura per Matheus: perde i sensi in campo

Il Siviglia piega il Dnipro e vince l’Europa League Paura per Matheus: perde i sensi in campo
di Benedetto Saccà
Giovedì 28 Maggio 2015, 08:07
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Alla fine di una centrifuga di spettacolo, il Siviglia ha vinto l’Europa League per la seconda volta di fila, la quarta nella storia, incidendo così il proprio nome nel libro della leggenda. Per portare a compimento l’impresa ha steso il Dnipro in rimonta a Varsavia (3-2), il teatro della finale del 2015. Il vero capolavoro l’ha firmato il colombiano Carlos Bacca, autore stasera di una doppietta e di un assist mirabile, e planato a quota 28 gol stagionali. Un grande attaccante.



A riavvolgere il nastro della sfida, brilla subito il vantaggio degli ucraini, che dopo appena sette minuti hanno inclinato il piano della partita, indovinando la via della porta con Kalinic. Poi, come detto, Bacca ha innescato Krychowiak, preciso e felice davanti a Boyko, quindi ha ribaltato il punteggio in grande stile, dribbling a eludere il portiere e tocco lieve. Al tramonto del primo tempo, però, ecco Rotan millimetrare una punizione sublime e riequilibrare la bilancia. Nel quarto d’ora conclusivo, ancora Bacca ha completato l'opera andalusa, incrociando il tiro oltre il tuffo del portiere ucraino.



Insomma, il Siviglia ha meritato di vincere, perché ha mostrato tutta la propria superiorità nei confronti dei rivali, sia sotto il profilo tattico che sul piano tecnico. Quanto al camminare nel torneo, ha saputo saltare ostacoli alti come il Borussia Mönchengladbach, il Villarreal, lo Zenit San Pietroburgo e la Fiorentina, e soprattutto è riuscito nell’acrobazia di replicare un’annata prodigiosa. E i complimenti se li può intestare di certo l'allenatore Unai Emery, se è vero che ha allestito una rosa solida e completa, pur esponendola a una girandola di cambiamenti. E bisogna registrare che il Siviglia ora si è aggiudicato anche l'accredito per la prossima edizione della Champions League.



Sul fronte opposto, il Dnipro ha tentato di scalare la montagna, ma alla fine si è dovuto misurare con una parete liscia. Impossibile. A trascinare la squadra hanno provveduto Kalinic e Konoplyanka: le illusioni però si sono presto arenate. La paura è invece piovuta sul campo di Varsavia poco prima dell'85', quando Matheus ha perso i sensi ed è crollato d’improvviso al suolo. Silenzio. Un silenzio assoluto è calato sulle tribune. Non un soffio. Soccorso in pochi istanti, il brasiliano del Dnipro è uscito in barella tra gli applausi: probabile che la ragione dell'inconveniente sia legata a un colpo ricevuto sul volto qualche minuto prima. Matheus si è ripreso negli spogliatoi, ma è stato portato per precauzione in ospedale dove gli sono state riscontrate una commozione cerebrale e una frattura al naso.



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