Lopetegui? No, grazie. Quando il mercato - anche degli allenatori - lo fanno i tifosi, le cose possono complicarsi. Come a Milano, sponda rossonera. L'annuncio della pole position dello spagnolo per il prossimo anno ha gettato nello sgomento i milanisti. Che dopo Pioli aprirebbero volentieri le porte al pur ex Juve e Inter Conte. Il punto, però, è che alla dirigenza del Milan Conte sembra proprio non interessare. Il #Nopetegui è diventato virale sui social e il club rossonero ci sta pensando. Ma è davvero giusto che siano i tifosi a prendere queste decisioni?
Non ci si scandalizzi, non è certo la prima volta. I tifosi provano da sempre a indirizzare le decisioni dei propri club del cuore. Qualche mese fa, a Roma, non avevano visto di buon occhio l'eventuale arrivo di Bonucci dalla Juventus e giù di contestazioni, forti. In rete ma anche no. Alla fine il difensore scelse di espatriare per trovare spazio, ma senza fortuna. I tifosi del Milan, però, sanno di cosa parlano. E sanno anche come indirizzare le trattative di mercato. Successe nel 2009 con Kakà, il brasiliano in rampa di lancio nel calcio in quel momento che sembrava già avere addosso la maglia del Manchester City.
E quando i club non ascoltano i tifosi? Non è detto vada male. Anzi. Basti chiedere alla Juve post Conte che punta su Allegri tra mille contestazioni o al Napoli che sceglie Spalletti nell'estate del 2021. Molti tifosi che oggi lo venerano per lo scudetto, non gli avevano aperto le porte al meglio quell'estate. Storie di mercato e di sliding doors. Ma soprattutto di progetti. Va bene l'amore per la propria squadra, ma sono le società a scegliere assumendosi le proprie responsabilità. E magari a vederci anche giusto.