De Santis a Panorama: «Ho sparato a Ciro Esposito solo per salvarmi»
Pisani: adesso fa interviste come una star

De Santis a Panorama: «Ho sparato a Ciro Esposito solo per salvarmi» Pisani: adesso fa interviste come una star
Martedì 13 Gennaio 2015, 16:34 - Ultimo agg. 14 Gennaio, 22:23
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"Se non avessi premuto quel grilletto sarei morto". Queste le parole di Daniele De Santis, l’ultrà della Roma accusato dell’omicidio del tifoso napoletano Ciro Esposito, in una lunga intervista esclusiva che il settimanale Panorama pubblica sul numero in edicola da domani.



De Santis, che parla per la prima volta degli incidenti avvenuti il 3 maggio 2014 prima della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli a Roma, dice a Panorama: "Penso sempre a quel giorno e questa è e rimane una tragedia per tutti. Per la famiglia di Ciro e anche per la mia. A volte mi domando: se per salvarmi la vita, oltre alle sofferenze fisiche, devo veder soffrire tanto, non era meglio che mi avessero ammazzato?".



"L’unica cosa che non avrei dovuto fare" così prosegue il racconto di De Santis a Panorama "è stata raccogliere un fumogeno e rilanciarlo verso un pullman parcheggiato sul controviale che chiudeva completamente l’accesso. Improvvisamente sono spuntate almeno 30 persone. Se fosse andata come sostiene chi mi accusa, avrei dovuto sparare al primo che mi capitava, no?".



De Santis, invece, racconta di essere fuggito e raggiunto da quelle persone; di avere preso "le prime bastonate e coltellate" e, mentre tentava di chiudere il cancello di accesso all’area dove abitava, "una gamba è rimasta sotto e si è staccata quasi completamente dal corpo. Ho arrancato per qualche metro e li ho avuti ancora addosso. Ero convinto di vivere gli ultimi momenti della vita. Se non avessi premuto quel grilletto sarei morto".



Durissima la presa di posizione di Angelo Pisani, il presidente della Municipalità di Scampia e legale della famiglia del tifoso ucciso.



"Come se fosse una star e non un detenuto per gravissimi reati, ancora una volta dopo aver mostrato i propri glutei sui social network, con foto raffiguranti presunte ferite smentite dai verbali di pronto soccorso in atti e dalle dichiarazioni dei medici che lo ebbero in cura, De Santis va in scena questa volta addirittura su Panorama a rilasciare interviste ed a diffondere la sua versione dei fatti quando invece nelle sedi opportune si è sempre sottratto ad un confronto con i magistrati . Ci si chiede , ripetono gli avvocati della famiglia esposito Angelo e Sergio Pisani , come tutto ciò sia possibile e sia permesso ad un soggetto sottoposto a misura cautelare , che in sé contiene il divieto di comunicare con l’esterno ma ancor più grave è la circostanza che tali iniziative giornalistiche non lascino spazio alla versione dell’accusa che invece come noto è ben cristallizzata nelle testimonianze dei passeggeri del bus che venne bombardato dal De Santis che hanno chiarito nell’immediatezza come in realtà si svolsero i fatti del 3 maggio e negli esiti dell’incidente probatorio che Si apra un inchiesta sulla estrema libertà di cui è evidente, gode tale detenuto poiché tutto ciò sta offendendo ancora una volta la memoria del povero Ciro, e provocando ulteriori dolori ai suoi familiari. Panorama anziché dar voce al responsabile di tali gravi fatti delittuosi, si preoccupi di rappresentare la realtà dei fatti rischia in tal modo di diventare difensore d’ufficio e megafono di deviazione della realtà. I Legali di Ciro angelo e sergio pisani : indagare De Sanctis ed i suoi complici ancora invisibili per tentata strage , oltre che per l'omicidio volontario di Ciro, questi teppisti non stavano pregando ma assalivano un pulman con donne e bambini e non per essi non può invocarsi alcuna legittima difesa . Ora più che mai dobbiamo difendere la verità e fermare illazioni e commenti sui media privi di riscontri probatori che non aiutano la giustizia e non fanno bene allo sport ed alla memoria di Ciro Esposito, che nonostante il sacrificio senza giustizia viene ucciso ancora una volta addirittura da ingiustificate ed illegittime interviste . Stanno emergendo giorno dopo giorno tanti "spot" ed interviste ingiustificabili a favore di de sanctis , tendenti a influenzare qualcuno più distratto e l'opinione pubblica , stranezze che non aiutano neanche la pacificazione nel calcio oltre che violare le regole di diritto . Come mai de sanctis girava armato e tanto tempo dopo si pubblicizzavano presunte ferite da taglio sul corpo di De Sancitis che addirittura sarebbero sfuggite ai tutti i medici del Policlinico Gemelli, ferite mai viste, che non avrebbero consentito all'assassino di sparare tanto precisamente e che solo dopo quattro mesi poi compaiono improvvisamente . Pisani tutte queste strane notizie saranno smentite nel processo che è l'unico momento in cui sarà chiarita la verità. E' assolutamente inverosimile ed azzardata la ricostruzione della difesa del sanctis, risultante proprio il pistolero e l'assassino che non può vantare alcuna legittima difesa dopo l'agguato criminale al Pulman con bombe carte e lacrimogeni, poiché alcuni testi riferiscono che viene aggredito in più occasioni solo dopo aver sparato a Ciro , tant'è' che e' più logico che la pistola si macchia di sangue solo quando più mani cercano di sfilarla al de sancitis e dopo essersi fortunatamente inceppata . Come si vede dai video dopo gli spari i tifosi del napoli fuggono dal vicoletto trascinando Ciro ferito e senza cappellino, per i pericoli ancora in corso e poi dopo rientrano per fermare gli aggressori con cui si scatenano più momenti di rissa senza altri morti solo grazie al fatto che la pistola s'inceppa e viene persa dal De Sanctis che aveva sparato quando era in buone condizioni e posizione come dimostra la mira e i colpi andati a segno . Parla l'avv. pisani che ritiene contraddittoria ed irrilevante ogni altra deduzione ed iniziativa mediatica che si stanno tentando di pubblicizzare rispetto alla reale ricostruzione dell'agguato ed alle gravi responsabilità degli aggressori che certo non possono esser modificate o affievolite . Oltre a de Santis che avevamo già individuato fin dal primo momento abbiamo tutti il diritto di conoscere il motivo e scopo dell agguato dalle caratteristiche terroristiche al Pulman e soprattutto i nomi e ruoli dei complici del de sanctis che non era solo ! La lettura delle conclusioni rassegnate dai periti consente di mettere comunque una serie di punti fermi in questa tristissima vicenda: in primo luogo viene confermata la circostanza che Ciro intervenne su esplicita richiesta dei tifosi intrappolati nell’autobus in loro aiuto mentre stavano subendo un’ aggressione violenta da parte del De Santis e viene inoltre chiarito definitivamente che è la sua la mano che impugnava la pistola e che ha sparato uccidendo il povero Ciro. Nella perizia biologica, infatti, evidenziano ancora i difensori della famiglia ESPOSITO è scritto a chiare lettere che << dalle tracce biologiche miste costituite da sangue ed altro materiale biologico, evidenziato sulle guanciole della pistola, sulla superficie posteriore zigrinata dell’impugnatura, sulla superficie zigrinata sx della culatta otturatore, sul grilletto e sul caricatore, sono stati estrapolati profili genetici multiallelici, riferibili a più soggetti, in cui appaiono nettamente maggioritari, e quindi chiaramente individuabili, i segnali allelici dell’indagato DE SANTIS>>. Tali conclusioni, consentono inoltre di escludere ab origine ogni possibilità di sostenere che il De Santis agì per legittima difesa, dal momento che lo stesso aggredendo violentemente i passeggeri del Pulmann in presenza di numerosissimi avventori diretti verso lo stadio non poteva non prevedere di doverne fronteggiare la reazione, affrontabile solo con la lesione dell’altrui incolumità. Ora le istituzioni conclude l'avv Angelo Pisani devono realmente garantire giustizia e verità completa ai familiari della vittima di quello che senza dubbio deve considerarsi solo un agguato criminale dall esito modificato proprio dal sacrificio del malcapitato tifoso azzurro , scoprendo e condannando anche i tanti complici del de sanctis e soprattuto chiarendo il movente e lo scopo di tale azione criminale che oltre alla famiglia di ScampiA a ferito a morte Napoli e lo sport del calcio, che in queste ultime ore sono ancora mortificati .