Serie A, Milan distrutto dal Parma. Lazio risorge a Cagliari, al Sassuolo la sfida-salvezza col Catania

Il tacco di Amauri (Lapresse)
Il tacco di Amauri (Lapresse)
Domenica 16 Marzo 2014, 17:20 - Ultimo agg. 17:31
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ROMA - Il Parma torna a vincere, per 4-2, a San Siro contro il Milan dopo oltre 17 anni (dicembre 1996) e prolunga la crisi dei rossoneri, che incassano la terza sconfitta consecutiva in campionato.



La partita dei rossoneri continua per il verso con cui era cominciata, con Cassano che nella ripresa raddoppia, Il Milan dopo il pesante 1-4 subito dall'Atletico Madrid e conseguente eliminazione dalla Champions League, deve fare i conti con la contestazione dei propri tifosi, che lasciano vuoto il secondo anello della Curva Sud, anima della protesta che ha anche portato, nel pre-partita, all'assalto al pullman della squadra. In questo clima pesante l'incontro comincia nel peggiore dei modi per il 'diavolò con l'espulsione di Abbiati dopo 5 minuti. L'estremo difensore di Abbiate Grasso travolge in area Schelotto lanciato da Cassano e l'arbitro Meli non ha dubbi: espulsione e rigore che il fantasista di Bari trasforma con sicurezza.



CRISI ROSSONERA All'espulsione di Abbiati e alla rete il Milan reagisce coi nervi e con l'orgoglio, colpendo un palo con Balotelli al 18'. Angolo dalla sinistra, Kakà spizza di testa per il numero 45 che colpisce di prima intenzione, colpendo la parte esterna del legno, sugli sviluppi dell'azione, Mexes spara alto. Gli uomini di Seedorf però vanno però spesso in affanno ogni qual volta il Parma, si presenta nella sua metà campo. I ducali in chiusura della prima frazione vanno vicinissimi al raddoppio, quando una deviazione di Mexes su cross basso di Cassani rischia di causare un clamoroso autogol, è bravo Amelia a metterci una pezza respingendo d'istinto. L'inizio della ripresa è scoppiettante. Nel giro di 6 minuti, tra il 5' e l'11', c'è prima il raddoppio dei parmigiani ancora con Cassano , che pescato in area da un assist di Acquah mette a sedere De Jong con una finta e supera Amelia con un destro preciso e poi la rete dei rossoneri che accorciano le distanze con Rami, entrato da pochi minuti al posto del fischiatissimo Emanuelson. Il francese realizza di testa su azione di corner, svettando di forza tra Molinaro e Marchionni.



FANTANTONIO Al 18' della ripresa Donadoni toglie dal campo Cassano, che risponde con un applauso beffardo ai fischi riservatigli dal pubblico rossonero. Al suo posto Amauri. Il Milan torna a crederci e alla mezz'ora ringrazia Meli, che concede un rigore generoso per fallo di Obi su Montolivo. Balotelli spiazza Mirante e firma il 2-2. I crociati non ci stanno e tre minuti dopo realizzano il gol che decide il match, grazie a un colpo di classe di Amauri, che di tacco insacca su cross di Schelotto. Nel quarto d'ora finale il Milan, complice un'evidente stanchezza, non riesce più a rendersi pericoloso, il Parma controlla senza affanni e trova nell'ultima azione del match il quarto gol con Biabiany, che di testa batte ancora Amelia. I ducali ottengono la quinta vittoria consecutiva in trasferta e il sedicesimo risultato utile di fila e soprattutto salgono momentaneamente al quinto posto in classifica a 46 punti, in piena zona Europa League. Per il Milan che resta fermo a 35, in undicesima posizione, si tratta di uno dei momenti più bassi nei 28 anni della gestione Berlusconi.





CAGLIARI-LAZIO - La Lazio risorge in Sardegna e si risolleva grazie alla vittoria sul campo del Cagliari. Con un gol per tempo gli uomini di Reja riescono a portare a casa tre punti fondamentali per inseguire l'Europa. Nel primo tempo sblocca Lulic, nella ripresa ci pensa il giovane Keita a chiudere i conti.



GLI ANTICIPI - L'anticipo dell'ora di pranzo della 28esima giornata Atalanta-Sampdoria finisce 3-0. Mentre ieri sera si è giocata Verona-Inter: 0-2.



SFIDE SALVEZZA - La 28esima giornata di serie A metteva di fronte le ultime quattro squadre della classifica, in due sfide salvezza fondamentali, che hanno visto le vittorie di Sassuolo e Livorno. I neroverdi regolano con un secco 3-1 il Catania e abbandonano l'ultimo gradino proprio a discapito dei siciliani. Bergessio aveva risposto al vantaggio di Zaza, prima che Missiroli e Sansone chiudessero i conti. Anche il Livorno tira un sospiro di sollievo, battendo il Bologna e scavalcandolo, conquistando il quart'ultimo posto. Per i granata segnano Paulinho e Benassi.



LA CLASSIFICA

La classifica del campionato di serie A: Juventus 72 punti; Roma 58; Napoli 55; Inter 47; Parma 46; Fiorentina 45; Lazio 41; Verona 40; Atalanta 37; Torino 36; Genoa e Milan 35; Sampdoria 34; Udinese 31; Cagliari 29; Chievo e Livorno 24; Bologna 23; Sassuolo 21; Catania 20.