GP Abu Dhabi, Hamilton vince gara
e Mondiale, Rosberg tradito dall'auto

GP Abu Dhabi, Hamilton vince gara e Mondiale, Rosberg tradito dall'auto
Domenica 23 Novembre 2014, 15:50 - Ultimo agg. 24 Novembre, 09:02
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ABU DHABI - Lewis Hamilton è il nuovo campione del mondo di Formula 1. Il pilota inglese della Mercedes completa la missione iridata aggiudicandosi il Gp di Abu Dhabi, ultimo appuntamento della stagione 2014. Il 29enne driver di Stevenage, già campione nel 2008, si gode il bis dopo aver centrato l'11° successo stagionale e il 33° della carriera.



Il suo compagno Nico Rosberg, unico rivale in un'annata dominata dalle Frecce d'argento, si arrende all'ultimo round: tallona il 'nemicò sull'asfalto di Abu Dhabi per 45 minuti, poi viene azzoppato da un problema alla power unit. Il figlio d'arte chiude 13°, fuori dalla zona punti: almeno, non deve salire sul podio per partecipare ad una festa sgradita e non deve celebrare il titolo platonico di vicecampione.



I guai tecnici e la sfortuna, in realtà, non cambiano il copione chiaro sin dai primi metri. Nel deserto, il duello iridato si decide di fatto al semaforo verde: Rosberg stecca e non sfrutta la pole position, Hamilton lo brucia e alla prima curva è già davanti. Le due Mercedes cominciano a marciare con un ritmo insostenibile per la concorrenza. Per conquistare il titolo, Rosberg dovrebbe vincere la gara e vedere Hamilton relegato in terza posizione: dopo 10 minuti, le speranze del tedesco sono ridotte al lumicino.



Il leader deve solo evitare errori e sperare che ai box nessuno combini disastri. Archivia senza problemi il primo pit stop al 10° passaggio e rimane davanti al suo partner, che effettua la sosta 2 tornate più tardi. In pista, le Mercedes viaggiano con tempi gemelli e senza sussulti fino al 24° giro, quando Rosberg va largo alla curva 20 e regala altri decimi al leader, lontano ora 4 secondi.



Il peggio per Rosberg deve ancora arrivare: l'ERS cede, la potenza cala e la seconda metà del Gp diventa un calvario. È impossibile tener testa ad Hamilton e non si può nemmeno arginare l'attacco di Massa, che si prende il secondo posto. Per il tedesco, è l'inizio di una inesorabile discesa verso le zone più anonime della classifica.



Ai box della Mercedes la tensione è altissima: Hamilton supera indenne l'ultimo pit stop dell'anno nella 31a tornata e dovrebbe solo preoccuparsi di rimanere in pista fino alla bandiera a scacchi. Potrebbe limitarsi all'ordinaria amministrazione e magari lasciare il successo a Massa. Invece, continua a 'martellarè fino alla fine. Vuole chiudere alla grande e ci riesce: trionfo totale, il Mondiale è suo.



La festa del vincitore è tutta nelle sue prime dichiarazioni.«Mi mancano le parole, ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito, la mia famiglia e anche mia madre. È la giornata più bella della mia vita, ringrazio Dio e la mia macchina. È come se fosse la prima volta, ha più significato del mio primo titolo, ho forse fatto la più bella partenza della mia carriera e la macchina mi ha consentito di fare quello che volevo».



«Nico - aggiunge Hamilton durante la festa sul podio - ha fatto un grande campionato e mi dispiace che abbia avuto un problema, è stato molto professionale salutandomi dopo la gara. Nel corso di tutto l'anno è stato incredibile, soprattutto in qualifica e mi tolgo il cappello di fronte a lui».



Fernando Alonso saluta la Ferrari con toni più mesti, quelli di un nono posto al traguardo. «Un saluto a tutti, grazie di questa avventura e di questa esperienza. Tutti i piloti dovrebbero guidare una Ferrari, è qualcosa che non si può spiegare, ma tutti noi piloti vogliamo vincere. Come Massa l'anno scorso, che oggi è sul podio, io ora cerco i risultati».