Il Benevento alla ricerca dei gol perduti

Gli attaccanti di Auteri non sanno più incidere: bisogna ritrovare la forma

Il Benevento alla ricerca dei gol perduti
Il Benevento alla ricerca dei gol perduti
di Luigi Trusio
Mercoledì 17 Aprile 2024, 08:59
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Se Gori e Patierno restano a secco, rimedia Sgarbi. Nel Benevento invece, senza Lanini non segna nessuno. La differenza nel derby la fanno ancora una volta gli attaccanti, oltre che le panchine: le punte giallorosse hanno da tempo le polveri bagnate, e tra titolari e sostituti la musica è sempre la stessa, mentre l'Avellino può contare su 4 attaccanti che insieme hanno realizzato la bellezza di 40 gol (19 Patierno, 11 Gori, 7 Sgarbi e 3 Marconi), uno solo in meno di quelli messi a referto dall'intero organico sannita. Auteri ha mandato in campo dall'inizio un potenziale da 4 gol (Ciciretti ne ha fatti 4 di cui 2 su rigore, e Perlingieri non ha ancora mai segnato tra i professionisti, pur essendoci andato vicino), Pazienza con Gori-Patierno aveva bombardieri da 30 reti all'attivo.

Sgarbi è entrato e da trequartista ha fatto la differenza cambiando la partita, Pinato in una gara intera, con il passo compassato che si ritrova, ha fatto fatica nel ruolo di rifinitore e quando ha avuto la palla buona, l'ha sprecata malamente, come già accaduto a Castellammare. La panchina lunga del Benevento (Bolsius, Ciano, Ferrante, Marotta, Carfora e Starita, non includiamo Lanini perché era presente solo per onor di firma) non è servita a nulla, se è vero com'è vero che dall'altra parte è bastato far entrare un solo calciatore per indirizzare il match e invertire il trend.

Il fatto che il Benevento abbia giocato meglio conta relativamente quando si perde un derby così sentito e quando si è di fronte a numeri che sono impietosi. Due punti in quattro gare rappresentano un ruolino di marcia che non si addice ad una squadra che aspira ad ottenere un posto al sole. Una sola marcatura negli ultimi 400 minuti è sintomatica di un difetto congenito di costruzione e modellatura. Quando si doveva cambiare marcia, il Benevento è rimasto al palo a causa dell'atavica incapacità nel concretizzare le occasioni.

Il palleggio serve a poco se lì davanti sei sterile e agli avversari fai il solletico. Negli scontri diretti con le prime due della classifica (Juve Stabia e Avellino), considerando le gare di andata e ritorno, ergo con avversari quotati come quelli che potrebbero ritrovarsi ad incrociare in post-season, i giallorossi hanno zero reti all'attivo. Quella di Auteri è una squadra che arriva bene, in maniera fluida ed esteticamente piacevole, fino all'area di rigore ma poi non ha soluzioni offensive. Non ce le ha nelle corde. Ad Avellino oltre che gli attaccanti, hanno fatto male anche gli esterni, autori di una prestazione opaca.

Simonetti e Masciangelo sono apparsi del tutto inadeguati ad un ruolo così delicato nella filosofia di gioco di Auteri. Il primo è un adattato e quindi gli si possono imputare carenze fino ad un certo punto. Il secondo non ha mostrato spunto, velocità e tecnica sufficiente per creare superiorità, e come se non bastasse va in affanno pure nella fase difensiva. D'altronde, prima della squalifica di Simonetti e dell'infortunio di Improta, l'allenatore lo aveva da tempo accantonato. Dopo il primo, il Benevento può abbandonare anche l'idea del secondo posto. I sanniti hanno dilapidato un vantaggio di 4 punti: nelle ultime 4 partite l'Avellino gliene ne ha recuperati 7 e si è messo avanti di 3.

Troppi, tenendo conto pure del vantaggio nel confronto diretto. Piuttosto adesso è a rischio anche il terzo posto, perché la rimonta della Casertana ha riportato i falchetti sotto a -2. Il Benevento sente il fiato sul collo. Non vince da un mese e domenica sera contro il Latina (designato l'arbitro, toccherà a Scarpa di Collegno) e non può più sbagliare. Ieri pomeriggio Ciciretti si è sottoposto ad ecografia al flessore, si attende il responso, nella mattinata c'era stata la seduta di scarico (Improta ha lavorato a parte). Oggi sgambatura a porte aperte (ore 15.45). Da valutare anche Benedetti alle prese con problemi al polpaccio. Intanto ieri il giudice sportivo ha punito con l'ammenda di 3500 euro la società giallorossa per lancio di fumogeni da parte dei tifosi sanniti durante il derby.
 

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