Poco più di un mese per decidere il campionato. Per l'esattezza mancano 38 giorni e appena 6 gare, con 18 punti ancora in palio, al termine della stagione regolare. La capolista Juve Stabia, al netto della sconfitta maturata in quel di Foggia, continuerebbe a mantenere un buon margine se non fosse per lo scontro diretto, ancora da giocare proprio in casa del Benevento, il prossimo 8 aprile. Fino a quella data, le 6 lunghezze di vantaggio delle «vespe» possono essere considerate virtualmente 3 e, dunque, nei prossimi due turni, la missione dei giallorossi è recuperarne solo la metà.
Il calendario delle due sfide a venire, almeno sulla carta, è favorevole alla «Strega», che sabato pomeriggio affronta il Monopoli al «Ciro Vigorito» e quello successivo (ore 14, il giorno prima della Santa Pasqua) si recherà a Teramo, in Abruzzo, dove gioca le sue gare interne il Monterosi, che in realtà è una formazione laziale (alle prese con i lavori di ristrutturazione del proprio impianto, che sarà pronto solo a partire dal prossimo torneo).
Tanto più che il Monopoli all'andata impresse una sonora lezione al Benevento di Andreoletti battendolo per 3-0. Inoltre il Monterosi in casa non perde da 3 mesi e mezzo (l'ultima volta il 2 dicembre 2023 contro il Messina), tre giorni fa ha battuto il Crotone, ha già fermato l'Avellino e, come se non bastasse, è andato pure a pareggiare a Castellammare. La Juve Stabia, dal canto suo, sabato (alle 14 e in contemporanea con Benevento-Monopoli) incrocia il Sorrento nel derby, e molto probabilmente lo farà senza l'ausilio dei propri sostenitori, cui potrebbe essere impedito di raggiungere il «Viviani» di Potenza dove i rossoneri disputano le loro gare interne.
Sabato 30, alle 16.15 (quindi poco più di due ore dopo Monterosi-Benevento), i gialloblù ricevono al «Menti» il Messina, che in trasferta è in serie positiva da più di un mese e nel ritorno è la terza squadra per punti fatti dopo Benevento e Juve Stabia. Altro impegno non semplice, ne sanno qualcosa proprio Terranova e compagni fermati sul pari interno non più di due settimane fa. Poi ci sarà il big match. Si gioca lunedì 8 aprile al «Ciro Vigorito», con fischio d'inizio alle 20.30. Se il Benevento riesce ad arrivarci con soli 3 punti di ritardo, poi gli sarà necessario vincere con più di un gol di scarto, perché in caso di traguardo raggiunto a pari punti, sarà fondamentale lo scontro diretto (all'andata la Juve Stabia si è imposta 1-0) e, qualora perdurasse la situazione di stallo nella somma gol, a quel punto conterebbe la differenza reti complessiva e i giallorossi sono messi proprio male (+11 contro +28).
Ieri intanto seduta a porte aperte all'«Imbriani»: clima disteso, sorrisi e partitella finale super combattuta, decisa da un «golden gol» di Starita. Assente Lanini, fermato anche lui da un virus gastrointestinale come Paleari la settimana scorsa. L'attaccante era a bordo campo in borghese, vittima di fastidi allo stomaco. In compenso il portiere, che ha dovuto dare forfait a Giugliano, si è allenato regolarmente: se si tratta dello stesso ceppo, Lanini dovrebbe sfangarla nell'arco di 48 ore. Di nuovo arruolabile anche Berra il quale, proprio perché squalificato, aveva trascorso la settimana passata a fare fisioterapia per risolvere un lieve fastidio che rischiava di cronicizzarsi. Sul finire della seduta c'è stato un fortuito scontro aereo, testa contro testa, tra lo stesso Berra e Carfora. Grande lo spavento, ma per fortuna nulla di grave: giacchio sul sopracciglio per il difensore, qualche punto di sutura per il giovane attaccante del 2006 che ha avuto la peggio. A dirigere Benevento-Monopoli sarà Dario Madonia di Palermo, assistenti Picciché di Trapani e Spadaro di Rossano, quarto ufficiale Mazzoni di Prato.