Sarà il commiato con il Menti, e con il suo pubblico. L'addio, prima del gran finale di Cesena della prossima settimana, alla serie C. Guido Pagliuca si concentra sul Mantova, sulla sfida in programma oggi alle 18 allo stadio di via Cosenza (anticipata per la processione di del Santo Patrono di domani), nella quale la sua Juve Stabia proverà a ritagliarsi l'ennesima giornata da ricordare, puntando tra sette giorni ad alzare il secondo trofeo stagionale.
«Ci giochiamo una Supercoppa contro grandi squadre che nei rispettivi gironi hanno fatto benissimo - dice il tecnico alla vigilia -. Ci aspettano due partite difficili, partendo dalla prima, che dovremo affrontare con il massimo impegno, per rispetto degli avversari e del nostro popolo. Saranno ancora tanti allo stadio, tifosi che ci sostengono da sempre e che vanno ringraziati ancora una volta.
Tanti festeggiamenti in queste due settimane, ultimo, ma non certo per importanza, quello a Palazzo Sant'Anna che ha incoronato la Juve Stabia come seconda squadra della provincia di Napoli: «Un riconoscimento importante spiega l'allenatore, ormai stabiese d'adozione -, per noi, per la società, per il presidente, ma soprattutto per la città di Castellammare. Abbiamo fatto qualcosa di importante, abbiamo dato lustro a questo territorio, ed il merito è tutto dei ragazzi per quanto hanno dato sul campo». Mancherà Bachini, forse La Rosa, contro il Mantova (ospite dell'Hotel Poseidon a Torre del Greco, in campo ieri a Sant'Anastasia per l'indisponibilità del Liguori). L'allenatore ha chiesto a tutti la massima concentrazione: «Ci teniamo. Sappiamo che affronteremo due squadre preparate, con un'identità ben precisa di gioco. Ai ragazzi ho detto le cose di sempre, di giocare spensierati. Se verranno alti, dovremo essere noi bravi a cercare la profondità, a crearci gli spazi per far male. A questa competizione non vogliamo essere solo spettatori».