Il Napoli non si ferma più. Sarà il ritiro, l'entusaismo per le super vittorie con Fiorentina e Wolfsburg, ma la squadra di Benitez - apparsa in ottima forma sia fisica sia mentale - sbanca il sempre ostico campo di Cagliari con un perentorio 0-3. Una vittoria fondamentale per il finale di stagione degli azzurri: adesso sia Roma che Lazio, al secondo e al terzo posto, sono a 5 lunghezze.
Napoli - finalmente in maglia azzurra - che in avvio è attendista.
Bersaglio del tifo rossoblu diventa l'allenatore Zdenek Zeman. Il boemo, contestato anche prima dello 0-1, è stato apostrofato pesantemente e dalla curva nord è partito anche il coro «quando te ne vai?». Sul campo azzurri incontenibili, che terminano bene il primo tempo.
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Nella ripresa il Cagliari prova il tutto per tutto, ma gli azzurri tengono bene il campo e ripartono con buon ritmo. Squadra lunga, quella di Zeman, che punta sul palleggio ma s'infrange sull'ottima organizzazione azzurra. Esce Hamsik, entra Gabbiadini. Ed è proprio il "Gabbiano" azzurro con una staffilata da fuori area a trovare il 3-0 che mandano in delirio i tifosi partenopei e scatenano ulteriori ire per quelli sardi. Higuain si riposa, dentro un combattente Duvan Zapata. Il Cagliari è demoralizzato, sulle gambe, alle corde. Eppure Maggio gli fa un regalo, facendosi espellere ingenuamente per un fallaccio a metà campo. Alla fine, però, non c'è nessun danno. Solo applausi per questi azzurri rinati, in palla, capaci di segnare dieci gol in una settimana (e di subirne uno solo). Il ritiro riprenderà martedì prossimo, il silenzio stampa prosegue. A questo punto è questione di scaramanzia?