Taglio di 18 milioni agli ingaggi i primi a partire Gargano e Michu

Taglio di 18 milioni agli ingaggi i primi a partire Gargano e Michu
di Pino Taormina
Giovedì 2 Luglio 2015, 08:29 - Ultimo agg. 08:32
2 Minuti di Lettura
Un bel primo luglio, non c’è che dire: da ieri sul bilancio del Napoli non pesa più l’ingaggio di Michu (quasi 3,3 milioni, tasse incluse), lo spagnolo che lo Swansea ha ripreso in carico ma che non ha neppure convocato per il raduno estivo iniziato due giorni fa. Non è finita: perché va via anche Gargano che vola in Messico in direzione Monterrey.



Anche qui una bella sforbiciata al monte ingaggi: l’uruguaiano, che in ogni caso in questa stagione ha tolto un bel po’ di castagne dal fuoco, ha il contratto in scadenza nel giugno del 2016 (1,7 netti a stagione).



Dunque, il Napoli da ieri risparmia circa 6,8 milioni sul budget-stipendi. E non è poco. Il nuovo Napoli senza Champions per il secondo anno consecutivo volta pagina sotto tutti i punti di vista. Sarà una rivoluzione tecnica (da Benitez a Sarri), ma anche economica. Le mosse del patron De Laurentiis sono ispirate proprio da questa doppia esigenza. Da una parte il presidente del Napoli insiste perché la squadra in campo abbia sempre una vocazione offensiva. Ma allo stesso tempo il rosso in bilancio comporta un leggero ridimensionamento dei costi. Perciò ogni acquisto va ponderato per bene.



E soprattutto va accompagnato da taglio di spesa. Il Napoli ha deciso di tenersi Higuain e di puntare tutto sulla stella argentina. Ma per la prima volta dal ritorno in serie A esiste una questione economica e ciò determinerà fatali selezioni. Non una grande divario, rispetto allo scorso anno, ma dai 78 milioni attuali di ingaggi bisognerà scendere a 60-62 milioni. Partono Michu e Gargano e arrivano Valdifiori (900mila euro) e soprattutto Reina che ha spalmato il suo ingaggio ma in ogni caso percepirà 2 milioni netti. C’è una corsa a tre anche sul fronte dei portieri per il ruolo di vice-Reina.



Difficile che Rafael e Sepe partano per Dimaro assieme (Andujar è infortunato e in ogni caso sarà pronto per fine luglio). E allora sono giorni decisivi: il brasiliano insiste per essere ceduto a titolo definitivo, Sepe non viene ritenuto maturo per giocare con la maglia della squadra in cui è cresciuto. Resterà Andujar? Difficile, anche perché De Laurentiis non è rimasto soddisfatto dalle sue prove.



CONTINUA A LEGGERE SUL MATTINO DIGITAL