Insulti alla mamma di Ciro: così gli ultras della Roma fanno entrare gli striscioni allo stadio

Insulti alla mamma di Ciro: così gli ultras della Roma fanno entrare gli striscioni allo stadio
Sabato 18 Aprile 2015, 17:32 - Ultimo agg. 18:05
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ROMA - Petardi nascosti nei panini e nelle scarpe. Pezzi di striscioni piegati fino a entrare nel portafogli o perfino negli assorbenti, svuotati allo scopo. È la possibile risposta alla domanda del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio - «Come può accadere in uno stadio con il massimo livello di sicurezza?» - all'indomani degli striscioni contro la madre di Ciro Esposito all'Olimpico.










I metodi ingegnosi usati dagli ultrà per scomporre le scritte proibite e portarle sugli spalti sono stati analizzati dal tavolo tecnico in questura a Roma sulle misure di sicurezza per Roma-Atalanta di domani. E in un video della polizia vengono mostrate alcune delle tecniche utilizzate. Uno dei metodi più usati per il trasporto degli striscioni è scomporli e nascondere le varie parti nelle scarpe.



Sulla base dei vari sequestri effettuati in passato, infatti, è emerso che in ogni scarpa può essere nascosta una parte di striscione lunga fino a 4 metri, realizzata con carta molto fine e pressata. All'interno dello stadio poi le varie parti, precedentemente numerate, vengono facilmente assemblate, permettendo di realizzare scritte di decine di metri di lunghezza. La carta utilizzata è così sottile che ogni singola parte può essere nascosta anche in un portafogli. Per far entrare all'interno dello stadio materiale esplodente si nasconde invece all'interno dei panini o negli stivali. Ogni panino può contenere anche due petardi.
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