Dimaro. Voleva esserci nel giorno della presentazione di Michu. E De Laurentiis al fianco dell'ex Swansea rilancia: "Non solo quest'anno lotteremo per lo scudetto, ma lo faremo ogni anno". De Laurentiis spunta a sorpresa alla conferenza stampa di presentazione di Michu.
E lo fa per chiarire un punto che gli sta a cuore. «La mia considerazione professionale di Mazzarri era ed è stata sempre altissima. Sono stato io ad andarlo a cercare. Lui giocava con un modulo che non prevedeva il regista e quando insistevo per Verratti lui mi spiegava che per come giocava lui non era previso. Sulle lingue? Non conoscendole, aveva problemi di comprensione e di assimilazione comprensiva che portava qualche giocatore, come Vargas, a entrare in un vortice difficile da rialzarsi». Spiega ancora: "Io avrei desiderato trattenerlo a Napoli anche quando lui voleva andarsene via". E chiude: "Non vorrei chiudermi, io ho lanciato la sfida per lo scudetto. Siamo davanti a un anno importantissimo".
De Laurentiis ascolta a lungo Michu e ribadisce: "Lo scudetto? Senza se e senza ma dobbiamo lottare per vincerlo.
La ricetta magica per vincere: "Non è che cambiare ogni anno mezza squadra può far vincere lo scudetto. Cambiare significa essere insicuri: abbiamo fatto degli investimenti che vogliamo tutelare. Se cambiassimo molti elementi vuol dire che o siamo insicuri o che abbiamo sbagliato gli acquisti. Io sono tranquillo. Non è che cambiando grandi nomi vinciamo lo scudetto non mi sembra che in Spagna le big hanno vinto l'ultimo campionato.
Tutti vogliono i top player? Ogni giocatore che prendo un top player. Vorrei la prova del nove di cosa sarebbe successo senza quegli infortuni, il cambio di tecnico, di modulo e di idee. Oggi abbiamo un allenatore la cui professionalità non è in discussione e che ha tutta l'estate per far bene".
Non chiude con il lucchetto la porta a Reina: "Non posso stare senza vedere Napoli... se lo dice noi potremmo accogliere qui. Premesso che meglio avere un giocatore in più che uno in meno. E che questo allenatore sa gestire una rosa numerosa".
Parla di Vargas. "Non ho nessun tipo di pressione da esercitare né su di lui né su Benitez. Non è un biscotto ricevuto, è una realtà importante che ha fatto bene ovunque sia andato. Abbiamo varie richieste per Vargas, ma se nasce una sintonia tra lui e Benitez che convinca l'allenatore a chiedermi di lasciarlo nel Napoli, sarò felice di farlo restare".