Bilbao, la lunga attesa per «la final»
«Il ruggito del San Mamés non darà scampo al Napoli»

Bilbao, la lunga attesa per «la final» «Il ruggito del San Mamés non darà scampo al Napoli»
di Pino Taormina
Mercoledì 27 Agosto 2014, 15:43
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Bilbao. Altro che Napoli. Bisogna venire qui per capire che non c' solo il tifo azzurro che vive in simbiosi per la squadra. Fin dal primo mattino, qui a Bilbao, non c' un solo negozio che non esponga la maglietta dell'Athletic. Non c'è un solo tifoso, persino tra quelli che allo stadio non ci andranno che non insossa la maglia -ufficiale - dell'Athletic, per la gioia del merchandinsing dei baschi.

Tutto parla e porta alla partita. Persino le scaglie in titanio del Museo Guggenheim sembrano non esentarsi. Giurano che ci hanno provato a far esporre la bandiera bianco e rossa sul tetto del simbolo della città, ma poi hanno capito che era meglio desistere.



Ogni qualvolta un autobus di turisti si ferma a ridosso di Puppy, il terrier di Jeff Koons alto tredici metri e fatto interamente di violette fresche, quelli dell'Athletic urlano qualcosa di incomprensibile che però è facilmente riconducibile alla gara di stasera.



Parlano del San Mamés come un simbolo e un amuleto. Da quando è stato inagurato, 21 partite e solo quattro volte è finita in maniera tale che questa sera il Bilbao non riesca a passare il turno.



La città, 350 mila abitanti, sembra davvero sospesa. In attesa del verdetto. Persino l'arbitro, Cakir, viene eletto ad eroe in terra: con lui, ricordano, persino il Manchester United è finito ko.



I napoletani? Ci sono. Sparpagliati qua e là ma quasi tutti sono lì ad ammirare lo stupefacente skyline del Guggenheim in continua trasformazione perché da queste parti di vincoli ne conoscono poco e quando hanno un'idea la realizzano e basta. Senza veti o discussioni. In molti dribblano l'enorme ragno di Louise Bourgeois, dando un occhio al fiume che una volta era inquinato e che invece adesso non puzza più. Ex capitale della siderurgia spagnola, Bilbao dal 1997 ha vissuto una nuova fondazione: merito di questa opera al titanio realizzata da Frank Gehry e che in 16 anni ha portato qui circa 40 milioni di visitatori.





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