Napoli, calcio scommesse
Balotelli a Scampia fu ospite dei boss
Mario: non sapevo chi fosse quella gente

Mario Balotelli (foto Maurizio Degl'Innocenti - Ansa)
Mario Balotelli (foto Maurizio Degl'Innocenti - Ansa)
Domenica 5 Giugno 2011, 12:53 - Ultimo agg. 6 Giugno, 09:25
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ROMA - Le freccette contro i giovani calciatori del City, i vaffa in campo ai suoi tifosi dell'Inter, le multe infinite per la sua supercar parcheggiata sui marciapiedi di Manchester, gli spari con una scacciacani in centro a Milano. Finora le chiamavano balotellate, ma la visita dell'attaccante della nazionale a Scampia in compagnia di due boss è il nuovo capitolo di una lunga serie di testa-coda. «Non sapevo affatto chi fossero quelle persone, quel giorno a Napoli per strada c'era sempre molta gente intorno a me» si difende però l'attaccante del City, infuriato con chi lo ha accompagnato in quella occasione.



Ma quella visita è già un caso e la polemica infuria. «Sono disgustato» il commento del prete anti camorra, don Aniello Manganiello, che per anni ha guidato una parrocchia situata proprio nel quartiere napoletano. L'ex interista ha raccontato che la visita sarebbe «nata dalla curiosità di osservare da vicino i luoghi di Scampia visti nel film Gomorra. A Mario, nato a Palermo e sempre vissuto a Brescia, sembrava incredibile che potessero esistere posti come quelli descritti nel film. Ma da qui a dire che «è amico di camorristi ne passa parecchio...». E se il genio del Pibe de oro resta ancora lontano da raggiungere, Balotelli, già protagonista, nella sua ancor breve carriera di più di un atto di sregolatezza, forse non sapeva che Maradona, oltre che per le sue gesta sul campo divenne famoso anche per qualche cattiva compagnia durante la sua permanenza a Napoli.



Il protagonista degli anni d'oro della squadra azzurra fu convocato il 28 settembre dell'89 dal pm del Tribunale di Napoli, che gli chiese informazioni su una foto pubblicata dai giornali. Maradona era infatti stato immortalato in una vasca da bagno a forma di ostrica in casa dell'allora potente boss del clan Giuliano di Forcella. Balotelli, invece, secondo quanto emerge da un rapporto dei carabinieri, l'8 giugno dell'anno scorso fu ospitato in una dependance nel rione dei Puffi, quartiere napoletano di Scampia famigerato per lo spaccio di droga, per scattare delle foto-ricordo con alcuni camorristi. L'informativa è stata redatta dai carabinieri del gruppo investigativo di Castello di Cisterna, che l'hanno trasmessa alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. L'attuale attaccante del Manchester City era nel quartiere, sostengono i militari, «in compagnia di due elementi di spicco di due dei più potenti clan della periferia nord di Napoli, ovvero Salvatore Silvestri, del clan Lo Russo, e Biagio Esposito, del clan degli Scissionisti». Tutto promana da una fonte fiduciaria di cui, dicono i carabinieri, «l'affidabilità è provata». In base a questa fonte, «Balotelli, che si trovava a Napoli in occasione del premio Golden Goal, aveva chiesto di visitare i famigerati luoghi dello spaccio di Scampia tanto pubblicizzati nelle cronache e per soddisfare la sua richiesta la 'paranza' dei Puffi gli ha mostrato le modalità con cui si consuma lo spaccio quotidiano».



Ma lui non ci sta ad essere accostato con quelle persone e ha pensato ai suoi cari quando è stato tirato in ballo per l'ennesima vicenda extracalcistica. Si è detto infatti «stupito e dispiaciuto, anche per l'effetto che la notizia avrebbe potuto avere sui suoi familiari».