Napoli. De Laurentiis: «Lo scudetto? Ci ho sempre creduto»

Napoli. De Laurentiis: «Lo scudetto? Ci ho sempre creduto»
di Roberto Ventre
Lunedì 12 Ottobre 2015, 09:41 - Ultimo agg. 09:42
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Un esame dietro l’altro. Contro le grandi finora il Napoli si è esaltato, tre vittorie, le uniche tre in campionato, con Lazio, Juve e Milan. Ora la Fiorentina di Paolo Sousa, la capolista a sorpresa che he demolito l’Inter al Meazza. La grande attesa per una verifica molto indicativa per la corsa al vertice. «L’Inter è più forte degli scorsi anni, un Milan che al momento dorme ma si risveglierà, una Roma fortissima, come la Fiorentina, una Lazio interessante. Sarà un campionato affascinante e coinvolgente fino alla fine», dice De Laurentiis a Radio Radio. Il presidente è più che mai fiducioso sul suo Napoli e torna anche sul discorso mercato e sulle due operazioni che non si concretizzarono in difesa, quelle di Romagnoli e Maksimovic. «Il Napoli è cosciente della propria forza, io ci ho sempre creduto anche quando i tifosi storcevano il naso- dice il presidente a Radio Radio- loro vogliono nomi eclatanti e quelli si pagano. Ho provato ad offrire a Sabatini molti soldi per Romagnoli, ma lui evidentemente si era obbligato con un’altra società. Stesso discorso con Cairo, avevamo determinato un valore per un giocatore, che poi purtroppo si è fatto male, ma lui ne aveva fissato un altro», ricorda De Laurentiis sottolineando con soddisfazione le operazioni di mercato poi messe a segno per il potenziamento della squadra.



«Eravamo convinti che la squadra si fosse rinforzata soprattutto nelle parti dimostrate più deboli nelle stagioni precedenti, centrocampo e difesa. E così siamo andati avanti con la solita credibilità e professionalità». Già, il Napoli ha tenuto duro nel momento più difficile, quello di inizio stagione, quando i risultati non arrivavano. De Laurentiis ha difeso con fermezza Sarri e ora conferma di averlo blindato per cinque anni tornando sulle particolarità del contratto dell’allenatore toscano. «Vengo dal mondo del cinema e utilizzo lo stesso approccio nel calcio. Il fatto che Sarri abbia un contratto più quattro opzioni per me vuol dire che è blindato per i prossimi cinque anni.



Poi visto che gli amori si possono interrompere e non è giusto continuare ad amare chi non ti ama più, le opzioni ti danno delle possibilità. I contratti si fanno per avere delle garanzie e prevenire prima di curare perché ci può essere un folle che arriva con un’offerta super, come accadde con Mazzarri che rispettò i suoi impegni e ci portò molto in alto senza vendicarsi della questione contrattuale». Sarri è riuscito a dare la sua impronta al Napoli, così come Sousa alla Fiorentina: i due tecnici che hanno sostituito Benitez e Montella in tempi brevi sono riusciti ad effettuare gli accorgimenti giusti per rendere le due formazioni più solide. Napoli e Fiorentina sono le due squadre più in forma del momento, quelle che stanno proponendo in questa fase il gioco migliore in serie A. Il Napoli stellare del Meazza, dopo il successo sulla Juve, è atteso domenica alla verifica contro la capolista che ha dato una prova di forza con il successo larghissimo in trasferta sull’Inter e ha messo insieme cinque vittorie consecutive. Squadre corte, compatte, tante soluzioni per Sarri e Sousa, facilità di arrivare al gol e un buon equilibrio difensivo: letale l’attacco del Napoli, micidiale il contropiede della Fiorentina che si è allenata anche ieri, una domenica lavorativa nonostante la sosta di campionato, e ha ritrovato Babacar.



Le geometrie di Jorginho e Borja Valero, i tanti duelli che possono decidere la sfida del San Paolo, il valore aggiunto Higuain, l’argentino mai così in forma, motivato a mille.
Napoli e Fiorentina arrivano in piena salute dopo la sosta e riprendono con il faccia a faccia un altro tour de force tra campionato ed Europa League fino alla prossima sosta di novembre, altre sette partite da vivere tutte di un fiato. Sarri e Sousa hanno trovato l’assetto ideale, il tecnico azzurro ha svoltato affidandosi al 4-3-3, il tecnico portoghese ha creato una macchina perfetta con leggeri accorgimenti di partita in partita. Al San Paolo sarà sfida spettacolo.
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