Festa dopo sette mesi: Insigne, quelle lacrime di felicità

Festa dopo sette mesi: Insigne, quelle lacrime di felicità
di ​Gianluca Agata
Lunedì 27 Aprile 2015, 09:19 - Ultimo agg. 09:20
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E l'ultimo chiuda lo stadio. Deve aver pensato questo Lorenzo Insigne quando ieri è uscito per ultimo dal terreno di gioco. Una partita perfetta. Indossando la fascia di capitano per 90 minuti, con il ritorno al gol che mancava dal match del 14 ottobre vinto contro il Torino 2-1, con una condizione finalmente buona che gli ha permesso di fare all'occorrenza il terzino aggiunto oltre al suo normale lavoro di cursore per servire assist e giocate di fino.







Senza Maggio, Hamsik, Inler, ha scoperto soltanto pochi minuti prima di scendere in campo di essere il capitano. Un sogno per il ragazzo di Frattamaggiore quello di essere protagonista nel suo San Paolo con la fascia da capitano al braccio. A rileggere le interviste rilasciate negli anni scorsi è stato un pensiero fisso: la fascia da capitano e... lo scudetto. Ma una cosa per volta. L'onore della fascia l'ha già saggiato lo scorso anno nella vittoria contro la Lazio. Ieri sera è stata tutt'altra cosa perché è stata la prestazione che ha chiuso finalmente una pagina difficile della sua carriera.



Benitez lo aveva consacrato giocatore a tutto campo prima dell'infortunio contro la Fiorentina. Poi la lunga riabilitazione sempre con il sorriso sulle labbra, sempre ad incitare i compagni. I risultati negativi del Napoli, si faceva notare, sono coincisi con l'assenza di Insigne dal campo di gioco. Le quattro vittorie consecutive tra campionato e coppa, guarda caso, sono coincise con il suo rientro. Al piccolo trotto a Roma (impiegato per 9'). Poi quando ha inciso (Wolfsburg, Fiorentina, Cagliari) il Napoli ha cominciato a volare. E ieri sera la consacrazione. Ecco perché si è concesso un giro di campo personale.



Dopo aver segnato, dopo essere andato sotto la curva a prendere l'applauso dei tifosi mentre una lacrima gli rigava il viso. Avrebbe voluto essere altruista anche in occasione del gol. Palla rubata sulla fascia e galoppata per vie centrali. Gabbiadini e Higuain si allargano, con loro i diretti marcatori. Gli si è aperta un'autostrada e allora il suo destro è un colpo da biliardo che si infila alla sinistra di Viviano con l'estremo difensore doriano che non può far altro che restare a guardare. Ovazione per Lorenzo. In occasione del gol come in occasione delle sue tante giocate spettacolari.



Ed alla fine gli applausi. Prima dalla curva A, poi dai Distinti, infine la chiacchierata con Benitez a metà campo ed ancora le scalette guadagnate per scendere negli spogliatoi. Ultimo tra giocatori per tenere per sé tutta l’emozione di una splendida serata. Quindici presenze in campionato con due gol e tre assist recita il tabellino stagionale. Ma il bello deve ancora venire perché manca il rush finale in campionato con Roma e Lazio nel mirino. E manca l'ultimo chilometro in Europa con il Dnipro che vale la partita di Varsavia.



Tutte finali per la squadra di Benitez e del suo nuovo capitano: Lorenzo da Frattamaggiore ieri sera davvero il Magnifico.
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