È scoppiata la Sarrimania: «l’umile professore» che fa sognare Napoli

È scoppiata la Sarrimania: «l’umile professore» che fa sognare Napoli
di Pino Taormina
Martedì 6 Ottobre 2015, 08:57 - Ultimo agg. 09:32
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Adesso il passato è sepolto. Non gli appartiene più, storia finita. «Sono felice per il bambino che ho dentro. E che era tifoso del Napoli». Da oggi i nemici di Sarri sono altri. Non sono più quelli che criticano la sua tuta o la sua barba incolta o che di tanto in tanto mostrano nostalgia per il suo predecessore. Sarri da quando è a Napoli vive in una sola dimensione, il presente. Lavora per un solo scopo: vincere.



E la cosa fa impazzire di gioia Aurelio De Laurentiis: «Avevo bisogno di un umile professore e sono rimasto conquistato da Sarri fin dal primo incontro». Il presidente parla a Tiki Taka, il programma di Italia Uno condotto da Pierluigi Pardo. «Maurizio è un uomo che legge tanto. E io che vivo leggendo milioni di pagine alla ricerca di copioni per i miei film non potevo rimanere indifferente». La Sarrimania ha travolto tutti. De Laurentiis per primo. «Gli ho fatto scudo quando tutti lo criticavano parlando del suo passato in serie C e in serie B senza capire l’importanza di essere pazienti e di tenere i nervi saldi». Diverso dal suo predecessore. Non c’è che dire. Da quando è iniziato il campionato non è mai uscito di casa. Neppure una volta si è regalato una cena in un ristorante o una escursione sul lungomare di via Caracciolo.



A Posillipo, l’unica volta che è passato, è stato per visitare una casa. E bocciare la soluzione. «Non è stato un ripiego: mi ha in maniera convinta conquistato per la sua intelligente semplicità. Ho cercato Klopp e uno spagnolo (Emery, ndr) prima di tuffarmi in Italia. Mihajlovic mi piaceva per il piglio forte, ma al secondo incontro quasi mi rimprovera: ”Ma è scomparso per due settimane?”, mi fa. Non mi è piaciuto». Un modo per dire, in maniera molto garbato, che la decisione l’ha presa lui e non Sinisa. Come invece il serbo rivendica. A Sarri tutto questo non importa: non si sente una seconda o terza scelta. Ma a San Siro ha consumato la sua vendetta.



«Il Milan? Acqua passata. Per me c’è solo il Napoli». Sorrisino. Uno dei suoi, di quelli che parlano e fanno male, bocca storta, pensiero pure. Sarri è sempre Sarri, quando le cose vanno bene e quando vanno male. «Però qui quando si vince si festeggia come fosse il triplete e quando si perde come se fossimo retrocessi». De Laurentiis gli dà ragione. «Da presidente non posso che dire a tutti di tenere i piedi per terra perché il campionato è lunghissimo e pieno di insidie».



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