Tra Napoli e Porto ora è tempo di affari: obiettivo Fernando

Tra Napoli e Porto ora è tempo di affari: obiettivo Fernando
di Pino Taormina
Venerdì 21 Marzo 2014, 15:24 - Ultimo agg. 15:25
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almeno un anno e mezzo che il Napoli strizza l’occhio a Fernando Francisco Reges. Poi ha preso altri, ma il chiodo fisso sempre stato lui, il centrocampista centrale del Porto che sarebbe perno perfetto nel centrocampo di Rafa Benitez. Visto in Champions prima e adesso dal vivo, anche Aurelio De Laurentiis ha cominciato ad apprezzare molto il giocatore, ben sapendo che la condivisione del tecnico spagnolo piena.



Emissari del Napoli sono stati a visionarlo direttamente più volte: ufficialmente continua a essere solo un giro d’orizzonte come ogni squadra fa in giro in Europa, ma la verità è che il brasiliano con passaporto portoghese è sempre nel mirino azzurro. Ovvio che ieri nel pranzo istituzionale all’hotel Vesuvio De Laurentiis qualche battuta a Pinto Da Costa sull’argomento l’avrà fatta. Ci mancherebbe. E il patron del Porto avrà risposto che la concorrenza è grande. La situazione contrattuale di Fernando detto O Polvo (il polipo) si è chiarita da qualche mese: ha rinnovato il contratto in scadenza nel giugno del 2014 prolungandolo fino all’estate del 2017. La scorsa estate si poteva giocare d’anticipo, provando a chiudere in anticipo e prenderlo a parametro zero. Ora per questo 27enne esperto, solido e che comunque ha voglia di cambiare aria c’è bisogno di un assegno di almeno una ventina di milioni di euro. Nel recente passato si era parlato dell’Everton e soprattutto dell’Inter.



Certo, il Porto è una gran bella gioielleria: come peschi peschi, puoi fare il colpo: Jackson Martinez, Silvestre Varela, Juan Quintero e Alex Sandro. Il pranzo di ieri, d’altronde, ha ribadito i già saldi contatti col Porto, club col quale la società azzurra ha rapporti invidiabili, dal presidente Pinto da Costa al figlio. Resta sempre in attesa Gonalons: il Lione senza Champions lo venderà. Ma de Laurentiis non ha nessuna fretta. Il Napoli in estate prenderà due difensori, un centrocampista e almeno un altro attaccante. In quest’ultimo reparto, sullo sfondo fa la sua comparsa Roberto Soldado spagnolo di 28 anni che gioca nel Tottenham. L’alternativa italiana si chiama Alberto Gilardino: sembrava destinato a partire per il Canada ma poi è rimasto al Genoa. Ha già fatto sapere che è pronto anche a un ruolo di vice Higuain nella stagione del dopo-Mondiale. Piace anche Iturbe del Verona. E non poco.



Capitolo difesa: tantissimi i nomi che circolano. L’affare più ghiotto è quello di Bacary Sagna che è ancora in scadenza di contratto e, nonostante le promesse, non ha ancora rinnovato con l’Arsenal. Il Napoli è alla finestra. Sempre alla corte di Wenger c’è il belga Tomas Vermaelen: negli ultimi tempi ha avuto un problema al ginocchio ma il centrale londinese ha un contratto che scade nel 2015. Dunque per i Gunners il momento migliore per darlo via. Sempre in Premier giocano due pupilli di Rafone: uno è Daniel Agger, l’altro è Martin Skrtel. Agger poteva già arrivare in prestito a gennaio ma il danese ha preferito restare a Liverpool. Benitez non ha potuto far altro che accettare la decisione del difensore centrale. Diverso il discorso per Skrtel che è invece blindato da Rodgers e difficilmente lascerà Liverpool in estate. Piuttosto, gli emissari dei Reds avrebbero lasciato capire che il Liverpool lascerà andar via questa estate il 24enne franco-senegalese Mamadou Sakho. Il Napoli non sembra impazzire di gioia per questa notizia.



A De Laurentiis è stato offerto anche Criscito: il ragazzo di Cercola sente nostalgia di casa ed è pronto a ridursi l’ingaggio pur di lasciare lo Zenit. Il presidente, però, non dimentica il voltafaccia di due estati fa quando l’affare saltò dopo l’accordo con il Genoa. Però, per caratteristiche tecniche, Criscito è proprio quello che farebbe al caso del Napoli. Infine, Mascherano: Benitez non smette di corteggiarlo. Ha il suo sì. Ma Barcellona e Napoli devono parlarsi. De Laurentiis lascia intendere che se il prezzo del quasi 30enne è di 20 milioni di euro, non ha nessun intenzione di sedersi a parlare con i catalani.



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