Il dualismo con Jorginho. «Che ben venga, nel Napoli ci sono tanti giocatori e si giocano tante partite.
Anche a Empoli mi capitò di restare fuori due-tre patite, poi mi sono impegnato e sono tornato». La nazionale, un sogno ancora non riposto nel cassetto. «Spero più avanti di poter avere qualche altra chiamata. Adesso faccio i complimenti ai miei comapgni per il grande traguardo raggiunto. Non avevo dubbi sulla forza del gruppo, la riscontrai già nei giorni in cui fui chiamato in nazionale». Il giudizio su Sarri. «Sono stato con lui ad Empoli, l'aveva detto che con Jorginho ero sullo stesso piano e non sarei stato avvantaggiato per il atto di essere stato già con lui. Lui guarda solo il campo e gioca chi merita». Sui campioni azzurri, a comimciare da Higuain. «Hanno tutti una grande umiltà e si sono sempre dimostrati molto disponibili».