Veicoli che viaggiano da soli
e avatar a teatro

Veicoli che viaggiano da soli e avatar a teatro
di Francesca Cicatelli
Mercoledì 7 Dicembre 2016, 20:54 - Ultimo agg. 20:59
3 Minuti di Lettura

Processori dalle dimensioni di un francobollo, calzini che rilevano dati, bracciali che monitorano il nostro corpo e il sonno. Intel e Brain (start up che si sta già distinguendo sul mercato) lanciano “Brain dose”, un prodotto basato sulla scheda Intel Edison, sviluppato per il mondo dell’IoT. Si tratta nello specifico di un sistema di telemetria senza fili per il mondo dei motori, in particolare per gli appassionati di motociclismo. Da oggi è possibile misurare tutte le metriche relative a un giro in pista o su strada, ma si possono anche monitorare il battito cardiaco ed altri elementi molto importanti per chi è in sella.

Il punto di contatto dell’esperienza utente è lo smartphone. Tramite l’applicazione disponibile su Apple Store e Play store, si potranno consultare tutti i dati e rivivere le proprie performance. La condivisione, sia online che offline, è una delle linee guida. Attraverso l’applicazione stessa, ad esempio, si potranno creare eventi di gruppo fra amici con classifiche condivise oppure pubblicare online sui social network le proprie sessioni. Una delle caratteristiche più interessanti è la funzionalità di video overlay dove, come i grandi campioni della tv, sarà possibile vedere il video delle proprie gesta con i dati in sovraimpressione, automaticamente sincronizzati. Oltre a misurare le performance legate al mondo motociclistico, Brain dose è anche in grado di individuare un’eventuale situazione di emergenza grazie a un algoritmo che percepisce se la moto è ferma a terra in posizione orizzontale o se ci sono accelerazioni tipiche di un incidente: in quel caso un segnale di allerta geolocalizzato verrà inviato ai numeri preferiti. 

Con Texa, invece, Intel sperimenta Texa care, innovativo strumento miniaturizzato che permette alle officine di tenere sotto controllo il corretto funzionamento dei veicoli a distanza e dialoga con lo smartphone dell’automobilista, rilevando automaticamente un eventuale incidente ed attivando l’invio di soccorsi. E ancora  veicoli a guida autonoma in partnership con Bmw. Persino il teatro viene rivoluzionato: per la prima volta è stata sviluppata una tecnologia capace di creare avatar virtuali, collegati tramite sensori ad attori professionisti che li muovono sulla scena in tempo reale, aggiungendo un tocco magico alla rappresentazione. L’esperimento è stato realizzato da Intel e la Royal Shakespeare Company (RSC) per spingere in avanti le frontiere del teatro con le nuove tecnologie. Il 18 novembre al teatro della RSC di Stratford Upon Avon è andato in scena il primo spettacolo teatrale con un avatar reale che recitava, comandato a distanza da un attore professionista.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA