Google Glass addio, ecco il nuovo progetto «smart»

Google Glass addio, ecco il nuovo progetto «smart»
Giovedì 28 Gennaio 2016, 12:41
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I Google Glass così come li abbiamo finora conosciuti, cioè occhiali 'smart' da inforcare per scattare foto, essere connessi e comunicare, sono un capitolo che appartiene al passato. Il colosso californiano ne ha spento anche la presenza sui social network.

Segno ulteriore che l'orizzonte si è spostato: da un lato a rimodulare il dispositivo per le imprese e dall'altro con una nuova sfida sulla realtà virtuale. Non c'è più traccia dei Google Glass su Twitter, Instagram e Facebook, mentre su Google Plus, il social network di Big G, è apparso un post di congedo a tutti gli sviluppatori interessati. Ad un anno dalla sospensione ufficiale del progetto la compagnia sta puntando in modo massiccio sulla cosiddetta Enterprise Edition del dispositivo, pensata per il mondo del lavoro, che ora secondo le indiscrezioni del sito 9to5google starebbe cominciando ad avere una maggiore adozione.

I Google Glass così come erano stati concepiti, come occhiali smart per il grande pubblico, sono insomma defunti. All'esordio nel 2013 del programma Explorer - rivolto a vip e sviluppatori che potevano testarli, al costo di 1500 dollari - è seguita una breve fase commerciale negli Usa e nel Regno Unito troncata sul nascere perché il dispositivo non è mai decollato. Un pò per il prezzo alto, per l'utilizzo non ancora ben definito e anche per le perplessità sul fronte privacy e per l'aspetto poco 'cool'.

In questa chiave nel 2014 Google si è alleata con Luxottica per lo sviluppo di versioni più accattivanti. Una collaborazione che ha accompagnato anche il cambio di destinazione dei Glass e che è tutt'ora in 'stand by' in attesa che Mountain View decida la prossima mossa. Il successo maggiore i Glass lo hanno ottenuto in ambiti professionali. Del loro eventuale successore si occupa Project Aura. Il team, guidato dal papà dell'iPod Tony Fadell e da Ivy Ross, sarebbe al lavoro proprio sulla Enterprise Edition, la versione del dispositivo per il mondo del lavoro. Il mercato 'consumer' comunque potrebbe non restare a bocca asciutta. Project Aura supervisionerebbe anche lo sviluppo di altri due dispositivi indossabili, con funzioni particolari relative all'audio. Senza contare l'attenzione crescente di Google verso la realtà virtuale. Proprio oggi il colosso tecnologico ha rilasciato dati ufficiali sui suoi Cardboard, i visori 'low cost' in cartone che sfidano quelli di Samsung, Facebook e Htc.

Ad un anno e mezzo dal lancio, gli utilizzatori sono cinque milioni mentre in due mesi sono state lanciate 10 milioni di app. «Tenetevi pronti a nuovi progetti che arricchiranno di esperienze creative, divertenti ed educative la realtà virtuale attraverso i dispositivi mobili», promette Google.
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