Password, croce e delizia degli utenti Internet. Ogni volta che creiamo un account, sfidiamo la nostra fantasia e la nostra memoria. Due le tentazioni comuni: usare sempre la stessa chiave di accesso per tutti i siti e fare ricorso a una password molto semplice. Un report pubblicato da Gibson Research Corporation segnala che la parola d'ordine pi diffusa "123456", mentre la quarta pi comune , banalmente, "Password".
Gli esperti però ci ammoniscono sul pericolo di queste scelte: più la password è corta o banale, minore è il tempo necessario ad un hacker per decifrarla, accedendo a dati personali e informazioni critiche.
Insomma, la password ideale dovrebbe contenere almeno dieci caratteri, con un adeguato mix di lettere e numeri. Ed ecco che la nostra memoria va in crisi.
La soluzione? Una password in pillola, brevettata da Motorola (controllata da Google) e classificata come "invenzione dell'anno 2013" da Time e da Qualcomm.
Ingerita una volta al giorno, la pillola, costituita da un minuscolo chip che si attiva a contatto con gli acidi dello stomaco, emette un segnale specifico che può essere rilevato dal telefono o dal computer, trasformando sostanzialmente il nostro corpo in una password.
Una prospettiva inquietante. Forse più dell'ipotesi di essere hackerati...
(c. r.)
Una pillola al giorno per attivare tutte la password: è l'invenzione dell'anno
Sabato 11 Gennaio 2014, 09:36
- Ultimo agg. 11:40
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