Samsung festeggia i suoi 25 anni in Italia: l'impatto sull’economia nazionale vale 1,3 miliardi di euro

Samsung festeggia i suoi 25 anni in Italia: l'impatto sull’economia nazionale vale 1,3 miliardi di euro
di Federica Macagnone
Giovedì 15 Settembre 2016, 20:05 - Ultimo agg. 17 Settembre, 21:50
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Quarantasettemila prodotti venduti ogni giorno in Italia, quasi 2.000 all’ora, 33 al minuto per un totale di 17 milioni nel 2015. Forte di questi numeri Samsung ha celebrato i 25 anni dall'ingresso della società in Italia con un evento al Samsung District di Milano. Dal 1991 la società ha incarnato l'immagine di un mondo della tecnologia in costante evoluzione, arrivando a raggiungere traguardi importanti: basti pensare che uno smartphone su due in Italia è griffato Samsung. Ad oggi l'azienda si piazza al 52mo posto tra tutte le società del Paese con un fatturato di 3 miliardi di euro, valore che equivale allo 0,2 % del pil.

Ma oltre ai numeri aziendali, Samsung ha avuto un impatto economico importante in Italia: secondo una ricerca condotta dall’università Bocconi, tra salari, indotto e imposte, vale 1.328 milioni di euro. Una cifra che equivale allo 0,08% del pil italiano. Se si considerano solo le risorse generate e distribuite dalla società, nel decennio 2006-2015 l'azienda ha più che raddoppiato il proprio impatto economico: da 264 milioni a 553 milioni. Dal primo anno di attività della società in Italia al 2015, la crescita media annua di Samsung è stata del 30%.
Nel solo 2015 Samsung ha distribuito 464 milioni di euro alle imprese attraverso acquisti e investimenti, 59 milioni alle famiglie, per esempio sotto forma di stipendi ai dipendenti, e 30 milioni di euro in tasse pagate allo Stato. A queste cifre, se si considera anche l’Iva sui prodotti venduti in Italia, bisogna aggiungere altri 775 milioni di euro.

«Dietro questi numeri c'è sempre stata la volontà di generare valore sul territorio e promuovere lo sviluppo e il progresso a livello locale - ha detto Carlo Barlocco, presidente di Samsung Electronics Italia - Voglio sottolineare che noi siamo, a tutti gli effetti, un’azienda al 100% italiana. Distribuiamo prodotti della casa madre coreana, certo, ma non siamo una semplice sussidiaria di una multinazionale. Questo anniversario rappresenta una tappa molto importante: abbiamo deciso di continuare a investire e crescere in Italia. In questi anni abbiamo contribuito all'evoluzione digitale del Paese. Il nostro segreto è quello di avere il consumatore al centro dei nostri pensieri».

Ed è in quest'ottica di attenzione al cliente che Samsung si è mossa dopo la recente grana con il “Galaxy Note 7”, l'ultimo gioiello di punta dell'azienda sul quale si sono riscontrati problemi con la batteria. «Uno dei nostri tre fornitori ha mandato alcuni pezzi fallati - ha spiegato Barlocco - In alcuni casi la batteria, prolungando la fase di ricarica, si è surriscaldata e fusa. Si tratta di circa 40 casi su quasi 2 milioni di telefoni venduti. Abbiamo scelto di seguire la nostra etica di mettere al centro il consumatore, ritirando il prodotto dal mercato e avviando un programma di sostituzione completamente gratuito: in Italia il 96% dei clienti che avevano acquistato il Note 7 ha accettato di attendere anche fino a ottobre per averne un nuovo, rifiutando l’offerta di ricevere subito indietro i soldi spesi».

Adesso, come sempre, per l'azienda è tempo di guardare al futuro, di pensarlo, di inventarlo con nuove sfide e nuovi prodotti. Per i prossimi 25 anni gli obiettivi di Samsung per l'Italia sono molteplici: dal continuare a innovare incrementando gli investimenti nel digitale e il suo livello di adozione presso i cittadini e le organizzazioni alla diffusione pervasiva della cultura dell'innovazione, favorendo la collaborazione tra i mondi del pubblico e del privato «per innescare - ha concluso Barlocco - un circolo virtuoso dell'innovazione nel “sistema Paese” e riportare l'Italia a ricoprire il ruolo di primo piano che le spetta nel contesto internazionale».
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