Creare una versione a basso costo di queste stampanti potrà rendere più facile lo studio per gli studenti ipovedenti, non solo della nostra scuola ma di tutte perché il progetto è open source, ossia chiunque può scaricare online le "istruzioni" e realizzarla. «Lo strumento - ha precisato Piana - è fatto usando componenti reperibili senza difficoltà oppure facilmente replicabili usando una stampante 3D».
Così "tradurre" e stampare appunti e lezioni sarà più facile ed economico. Autori del progetto presentato come "tesina" per la prova di maturità sono stati Giulia Narzisi, Diego Pistone e Kevin Dotta il cui lavoro però non finisce qui: «vogliamo che a migliorare la stampante ci lavorino i nuovi studenti - ha concluso il docente - la rendano più affidabile e sviluppino un software ancora più semplice da usare».