Applicazioni per smartphone e tablet, in Italia il settore dà lavoro a 97mila persone

Applicazioni per smartphone e tablet, in Italia il settore dà lavoro a 97mila persone
Venerdì 22 Gennaio 2016, 13:21
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Nato meno di 10 anni fa, il settore delle applicazioni per smartphone e tablet dà attualmente lavoro a oltre 97mila persone in Italia, dove gli acquisti dai negozi di app valgono 300 milioni di euro. Solo Apple nel Belpaese ha registrato 264mila sviluppatori, su un totale europeo di 2,96 milioni che finora hanno guadagnato 10,2 miliardi di euro. Le applicazioni, e l'ecosistema che ci gira intorno, sono nati negli Usa, dove ora si contano 1,66 milioni di persone che lavorano con le app.

Ma l'Europa non è stata a guardare: nei 28 Paesi Ue più Norvegia e Svizzera il settore dà lavoro a 1,64 milioni di cittadini sia direttamente (con 547mila sviluppatori e ingegneri), sia indirettamente (addetti a marketing e vendite, più tutti i lavori che dipendono dalle entrate generate dalle app). A dirlo è il Progressive Policy Institute, un 'think tank' indipendente di Washington, secondo cui il lancio dell'iPhone nel 2007, seguito dall'apertura dell'App Store nel 2008, ha dato vita a «una forza economica quasi senza precedenti». Per posti di lavoro il Regno Unito è in testa con 321mila occupati, seguito da Germania (268mila) e Francia (229mila). L'Italia è quinta con 97.500. In Europa ogni mille occupati sono 7 quelli impiegati nel mondo delle applicazioni. Negli Stati Uniti il peso è maggiore, sono 12 su mille, mentre l'Italia è quasi fanalino di coda europeo con 4 su mille.

Il tornaconto non manca. Nel 2015 gli italiani hanno speso in applicazioni e acquisti 'in-app' 300 milioni di euro, dice all'ANSA il Politecnico di Milano. Sui nostri smartphone ci sono in media 32 app. Il 71% degli italiani scarica solo quelle gratuite, il 27% prevalentemente gratuite e il 2% gratuite e a pagamento in egual misura. Le percentuali sono simili per la piattaforma Android, ma chi ha un iPhone tende a spendere di più: solo 55% scarica unicamente app gratuite, e c'è un 1% che fa download in prevalenza a pagamento. Se il boom della 'App Economy' offre l'opportunità, soprattutto ai giovani, di creare un prodotto e crearsi un lavoro, guardando ai grandi numeri il settore è però in mano a una sorta di monopolio, e alla miriade di piccoli non resta che puntare a nicchie.

Nel 2015 le app più scaricate nel mondo sono Whatsapp, Facebook, Messenger e Instagram.
Tutte in mano a Facebook. Lo certificano gli analisti di App Annie, che confermano un trend ormai consolidato: Android è nettamente in testa per numero di app scaricate, ma Apple resta di gran lunga la regina dei ricavi. 
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