Science: «Ottenuto il primo embrione artificiale: rivelerà i segreti della vita»

Science: «Ottenuto il primo embrione artificiale: rivelerà i segreti della vita»
Giovedì 2 Marzo 2017, 20:40 - Ultimo agg. 5 Marzo, 10:23
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Un risultato interessante, importante e destinato ad aprire nuove strade nella ricerca e che promette di avere anche importanti ricadute pratiche. Così gli esperti hanno accolto l'arrivo del primo embrione artificiale descritto sulla rivista Science. «Avere a disposizione un embrione artificiale è un passo in avanti per le conoscenze di base relativi ai primi stadi della vita», ha detto il genetista Edoardo Boncinelli. «È anche un passo significativo - ha aggiunto - per ridurre al minimo l'uso degli animali nei laboratori».

Entusiasta anche il direttore del Laboratorio di Biologia dello sviluppo dell'università di Pavia, Carlo Alberto Redi, per il quale la struttura tridimensionale dell' embrione artificiale è una sorta di Google Earth delle cellule destinate a formare un nuovo individuo: osservare le cellule nella struttura tridimensionale che imita perfettamente la morula, ossia l'agglomerato di cellule la cui forma ricorda quella di una mora, «permette non soltanto di osservane lo sviluppo, ma di comprenderne il comportamento a seconda della posizione che occupano». Ci sono infatti moltissime informazioni che una cellula acquisisce dall'ambiente in cui è immersa e dalla particolare posizione che occupa e adesso è possibile conoscerle.
Esplorando questa Google Earth della biologia si ritrovano tutti i tipi di cellule, comprese quelle germinali. Questo, ha osservato Redi, è particolarmente importante per studiare i problemi legati alla fertilità, per esempio quelli che impediscono agli spermatozoi di svilupparsi correttamente. In generale capire i meccanismi che permettono all' embrione di superare le primissime fasi cruciali dello sviluppo e di attecchire nell'utero aiuta a spiegare come mai il 90% degli embrioni generati non riesca ad attecchire. Studiare questi meccanismi potrà aiutare anche la zootecnia. Se poi in futuro si riuscirà a far sviluppare l' embrione senza gravidanza si potranno ottenere degli avatar degli animali da laboratorio. Ma soprattutto diventa possibile fin da adesso studiare i meccanismi di molte malattie: in sostanza le cellule adulte prelevate da persone malate possono essere fatte regredire nello sviluppo fino alla stadio di staminali e poi utilizzate per dare origine a un embrione: a questo punto ogni momento dello sviluppo e ogni cambiamento subito dalle cellule può fornire informazioni preziose e nuove armi a disposizione della medicina.
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