Tra tradizione e innovazione
patto tra Federico II e Cern

Tra tradizione e innovazione patto tra Federico II e Cern
di Ciro Manzolillo
Lunedì 25 Luglio 2016, 20:51
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La tradizione sposa l'innovazione, e viceversa. Potrebbe rivestirsi di una simile espressione metaforica, l'Accordo stipulato dall'Università degli Studi Federico II di Napoli e il Cern (Organizzazione europea per la ricerca nucleare) di Ginevra in Svizzera. Protocollo da ascriversi alla sempre più vigorosa crescita competitivo-internazionalistica dell'Ateneo federiciano.

Il rapporto concerne il Settore Acceleratori, del Cern dove già operano professionisti formatisi alla Federico II, attraverso contratti di ricerca su problemi di alto profilo tecnico-scientifico. Ne faranno parte studenti di laurea magistrale, dottorandi, docenti, ricercatori, personale a contratto, aziende e società.

La delegazione della Federico II guidata dal Rettore Gaetano Manfredi e formata da Pasquale Arpaia (responsabile scientifico dell'Accordo e capo del laboratorio Instrumentation and Measurements for Particle Accelerators della Federico II), Piero Salatino (Presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base), con Leonardo Merola (Direttore del Dipartimento di Fisica) del Comitato Scientifico dell'Accordo, ha poi raggiunto la sede del Cern, accolta dalla Direttrice generale Fabiola Giannotti, Eckhard Elsen (Direttore della Ricerca), dagli altri Direttori dipartimentali, Gian Francesco Giudice (capo Department of Theoretical Physics), Miguel Jimenes (capo Technology Department), Lucio Rossi (capo progetto Alta luminosità del Large Hadron Collider, Lhc), Roberto Losito (capo Department of Engineering), facendo visita anche agli ex allievi partenopei come lo stesso Losito.

 
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