Ariano Irpino, caos carcere: due agenti aggrediti da detenuto

Continuano a preoccupare sovraffollamento e carenza di personale

Ariano Irpino, caos carcere: due agenti aggrediti da detenuto
Ariano Irpino, caos carcere: due agenti aggrediti da detenuto
di Katiuscia Guarino
Martedì 30 Aprile 2024, 10:18
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Dopo l'arresto dell'agente penitenziario, nel carcere di Ariano Irpino si registra un altro evento critico. Due poliziotti sono stati aggrediti da un detenuto ristretto nella sezione detentiva ex articolo 32. I due agenti sono stati costretti a fare ricorso alle cure mediche. Per loro dieci giorni di prognosi. L'episodio si è registrato proprio quando i rappresentanti dell'Uspp (Unione sindacale di polizia penitenziaria) si sono riuniti nel penitenziario di Bellizzi Irpino per fare il punto della situazione sulle carceri irpine.

Tre le criticità che attanagliano il sistema carcerario irpino: sovraffollamento e carenza di personale.

A queste emergenze si aggiunge il settore sanitario per il quale mancano figure specialistiche. I rappresentanti sindacali dell'Uspp Maurizio De Fazio, Ciro Auricchio e Giuseppe Moretti hanno focalizzato l'attenzione in particolare sul carcere di Ariano Irpino.

Nel penitenziario del Tricolle sono in servizio 130 agenti, di cui una quarantina sono in malattia. La popolazione detenuta, invece, è di circa 300 ristretti. Un agente da solo è costretto a coprire turni anche su due o tre sezioni, non solo di giorno ma anche di notte. Le aggressioni al personale penitenziario sono frequenti. E sono determinate principalmente da detenuti che soffrono di patologie psichiatriche oppure da tossicodipendenti. I sindacalisti hanno visitato i luoghi di lavoro.

Le richieste al Governo sono note: reclutare nuovi agenti e, soprattutto aumentare il numero del personale delle unità cinofili perché permette di bloccare traffici illeciti all'interno del carcere. «La situazione ad Avellino, così come ad Ariano Irpino continua a essere legata alla carenza di organico. Purtroppo, il personale di polizia penitenziaria è scarso e si lavora in modo non ottimale - spiega Maurizio De Fazio, vicario regionale dell'Uspp -. È importante che l'amministrazione adotti provvedimenti non solo a livello normativo, ma anche intervenendo direttamente nei singoli istituti per migliorare le condizioni di sicurezza. Il personale è insufficiente e ci sono numerose problematiche correlate allo stress lavorativo, il che peggiora ulteriormente la situazione».

«Abbiamo chiesto al Governo un piano straordinario di arruolamenti, occorrono almeno 5mila unità evidenzia Giuseppe Moretti, presidente dell'Uspp . In questa situazione la sicurezza non può essere garantita dal personale, c'è un sovraccarico di lavoro giornaliero, ore prolungate lavorative, un ricorso allo straordinario ormai radicato. Poi chiediamo ovviamente di fare ricorso alla tecnologia. Bisogna ricorrere a strumenti adeguati per evitare l'emissione di sostanze stupefacenti e di oggetti non consentiti».

Altra criticità è la sanità. «È un altro dei problemi gravissimi sottolinea Moretti - perché molte delle aggressioni che avvengono in danno del personale sono causate proprio da detenuti che hanno patologie psichiatriche e che non possono essere curati adeguatamente in sezioni detentive ordinarie. Chiediamo anche un'implementazione dell'assistenza e di tutto quello che concerne l'ambito della cura sanitaria proprio per evitare che il personale subisca giornalmente aggressioni».

«Il personale di polizia penitenziaria dell'area irpina, comprendente Avellino, Ariano Irpino e Sant'Angelo dei Lombardi, soffre di gravi difficoltà operative a causa della carenza di risorse umane aggiunge Ciro Auricchio, segretario regionale dell'Uspp è importante sottolineare che c'è una riduzione obbligatoria del personale assegnato al servizio. Vorrei ribadire che ad Avellino mancano 70 agenti, ad Ariano Irpino 40 e a Sant'Angelo dei Lombardi 20.  Nonostante ciò, siamo in grado di mantenere l'ordine e la sicurezza interna, grazie al grande spirito di sacrificio dimostrato dai colleghi di polizia penitenziaria».

Sulla situazione del carcere del Tricolle è intervenuto anche Stefano Sorice della Uilpa sottolineando che «la battaglia della polizia penitenziaria, per mantenere l'ordine e la sicurezza all'interno della casa circondariale di Ariano Irpino è costante. La popolazione detenuta è sempre crescente e il personale è allo stremo».

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