Atripalda, cittadinanza onoraria a Sabino Cassese: il ritorno a casa e confronto con gli studenti

Riconoscimento al professore e giudice emerito della Corte costituzionale

Atripalda, cittadinanza onoraria a Sabino Cassese
Atripalda, cittadinanza onoraria a Sabino Cassese
di Alfonso Parziale
Giovedì 25 Aprile 2024, 10:08
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«Sono lieto e grato. Ed emozionato». È il sentimento con il quale professore e giudice emerito della Corte costituzionale Sabino Cassese ha ricevuto ieri pomeriggio la cittadinanza onoraria dalle mani del sindaco Paolo Spagnuolo. Un doppio appuntamento in Irpinia per il professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa. Nella città che gli ha dato i natali e in cui una piazza e la biblioteca comunale sono intitolate al papà Leopoldo, Cassese spiega: «Sono stato sempre legato a questo posto, qui ci sono le mie radici, mi hanno spirato nelle cose che ho fatto come professore, ministro, amministratore pubblico e giudice costituzionale».

Il sindaco Paolo Spagnuolo, dopo gli interventi in aula del presidente del consiglio Francesco Mazzariello e dei capigruppo Andrea Montuori, Nunzia Battista e Giuseppe Spagnuolo, si sofferma sulla «condivisione della scelta.

Il professore è figlio della nostra terra. Lo attesta il certificato di nascita ma anche il suo nome Sabino. Lo attesta il rapporto e legame molto forte della sua famiglia con la città. Abbiamo deciso di conferirle questa cittadinanza onoraria per suggellare questo rapporto». Presenti nella sala consiliare gremita gli ex sindaci Gerardo Capaldo, Alberta De Simone, Aldo Laurenzano, Lina Rega, Andrea De Vinco e Lello la Sala. In prima fila la moglie Rita Perez, il prefetto Paola Spena, il questore Pasquale Picone, il consigliere regionale Livio Petitto e i comandanti delle forze dell'ordine. Fondamentale per Cassese la trasparenza nelle pubbliche amministrazioni: «Fare un concorso è una competizione libera, aperta a tutti in cui c'è una commissione super partes che giudica. Senza questa condizione non riusciremo ad avere un'amministrazione che è la più grande azienda produttiva del nostro paese. Deve vigere il principio del merito e della competenza».

Poi nel confronto sui livelli essenziali delle prestazioni e le autonomie territoriali chiarisce: «Non siamo riusciti a eliminare il divario tra Nord e Sud. Autonomia vuol dire differenziazione, camminare con le tue gambe. Ci può essere chi ha gambe più robuste e chi no. Allora intervenire lo Stato per riconoscere che ognuno cammini con le proprie gambe. Ma non dobbiamo illuderci che possa essere realizzata in un giorno».

Per il presidente Fiorentino: «Si deve affrontare, con una chiara visione politica, il tema della classe dirigente e del governo dei territori. Le tematiche legate allo sviluppo del Mezzogiorno devono diventare esse stesse oggetto di una politica riformatrice con una consapevolezza e determinazione maggiore che in passato». In mattinata presso la sede del Centro di ricerca Guido Dorso alla Casina del principe, ha visitato l'edificio molto apprezzato «oserei dire quasi meglio» rispetto alla precedente ubicazione.

Qui l'ex Giudice della Corte costituzionale ha tenuto una lectio magistralis, rivolta ad una delegazione di studenti irpini sul tema “L'Europa conviene? Crisi e successi dell'Unione europea”. Ad ascoltarlo il provveditore Fiorella Pagliuca, Stefano Sorvino, Nunzio Cignarella e il candidato del centrosinistra Antonio Gengaro. Ad accompagnare Cassese nella visita Berardino Zoina componente del comitato scientifico.

Sui costi e benefici dell'Unione europea, il costituzionalista non ha dubbi: «l'Europa è stata paragonata alla bicicletta perché per non cadere bisogna continuare a pedalare. La costruzione europea è la somma di tutte le crisi che ci sono state. Le crisi sono utili, perché creano gli anticorpi».

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