Baiano, «Circum, sarà un calvario per i pendolari del treno che studiano e lavorano»

Dopo la chiusura della linea per Napoli la rabbia e le accuse dei viaggiatori

«Circum, sarà calvario per i pendolari del treno che studiano e lavorano»
«Circum, sarà calvario per i pendolari del treno che studiano e lavorano»
di Nello Cassese
Venerdì 17 Maggio 2024, 08:43 - Ultimo agg. 11:55
4 Minuti di Lettura

Tre mesi di chiusura, stop al trasporto pubblico su rotaie. È questa la scelta dell'EAV, titolare dei servizi della Circumvesuviana, che ferma per il periodo estivo le corse sulla linea che da Baiano va a Napoli e viceversa.
Alla base della scelta, alcuni lavori di ristrutturazione e ammodernamento di emergenza per la tratta. Una situazione che ha, tuttavia, creato già reazioni controverse. Su tutti, a sollevare rimostranze sono stati i pendolari.
La tratta Baiano-Napoli è una delle più note e trafficate del territorio di provincia.
«Uso la circumvesuviana da 4 anni per andare all'università a Napoli e, purtroppo, ho diversi ricordi negativi», racconta Francesca Lippiello, studentessa di Baiano.

«Finestrini che non si chiudevano, carrozze allagate o che andavano in fiamme. Una situazione disastrosa però almeno avevamo un servizio. Per me è vitale utilizzare la Vesuviana, devo seguire dei corsi obbligatori a Napoli e non guido.

Ora dovrò sperare che mia madre mi accompagni tutte le mattine o dovrò utilizzare un servizio privato. Sono arrabbiata, delusa e molto sfiduciata. Non credo che i servizi che verranno offerti in sostituzione saranno realmente efficienti. Per me e tutti quelli che sono nella mia situazione è un disagio grave, abbiamo necessità di andare a Napoli per studiare, non per fare una passeggiata, ora non sappiamo come fare».

La situazione non cambia neanche per i lavoratori pendolari. «Avevo la comodità di prendere il treno proprio sotto casa, avendo la fermata praticamente a due passi. Prendevo spesso la Vesuviana ma già da qualche tempo ho cominciato a ridurre i viaggi con il trasporto pubblico», dichiara Michele Biancardi, lavoratore di Avella.
«Era comunque un servizio non di livello, rischiavi spesso di arrivare tardi a lavoro, perdere appuntamenti importanti, tornavi a casa non prima delle 20. Insomma, non era facile: io lavoro al centro direzionale e arrivavo sempre in ritardo perché le tratte erano sempre fuori orario. Ho sempre visto molta disorganizzazione, i treni sono spesso in ritardo ancora adesso, a volte addirittura vengono bloccati per malfunzionamenti o soppressioni. Non ho molta fiducia che possano, con queste basi, garantire una tratta alternativa con pullman. Di conseguenza, dovrò prendere l'auto, svegliarmi molto prima perchè al centro direzionale ci sarà un traffico infernale. Tanti altri erano nella mia situazione e ora credo avranno serie difficoltà. Confido che, almeno, questi lavori migliorino il servizio e che possa essere un sacrificio di oggi che abbia senso per il domani».

Video

Più sconfortato è invece Mario Muzio, altro lavoratore pendolare del territorio: «Come al solito colpiscono gli utenti delle fasce più deboli. Per tutti questi viaggiatori sarà una spesa enorme ora. Si aggiungono spese personali e familiari, oltre che fatica, per sopperire ad una mancanza di un servizio che già era deficitario. Sarà difficilissimo andare al centro direzionale a lavorare, andare a Napoli o altro. Il servizio era già pessimo ma almeno esisteva, ora invece non abbiamo nessun treno. Avremo sicuramente un pullman ma riuscirà realmente a garantire il trasporto regolare per tutti? Questa interruzione per me è insensata, soprattutto considerando che la fermata della metro per il centro direzionale non è completa e non credo che i servizi sostitutivi saranno all'altezza. Chi prende i mezzi pubblici, quindi, sarà costretto ad impegnare molto più tempo ora. In sostanza, la giornata lavorativa si allungherà di molto e ne risentirà ovviamente anche quella privata. Si poteva fare molto di più, si poteva fare una pianificazione con largo anticipo. Non si possono fare lavori pubblici senza tener conto del cittadino. Queste sono situazioni che vengono e devono essere gestite con largo anticipo».
Dubbi, paure e pensieri comuni, in attesa che almeno l'intervento di restyling annunciato restituisca soluzioni efficienti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA