Benevento, «Pietà»: i reperti sono stati interrati. Lavori al capolinea

Soprintendenza, interventi sbloccati dopo la sistemazione dei teli in pvc

Gli scavi nei pressi della scuola Pietà
Gli scavi nei pressi della scuola Pietà
di Antonio Martone
Martedì 21 Maggio 2024, 00:00
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A metà giugno saranno ultimati i lavori della scuola «Pietà» che hanno riguardato il rinforzo strutturale e l’adeguamento sismico e funzionale. Gli alunni del quartiere potranno iniziare il prossimo anno scolastico nella loro sede naturale senza essere costretti ad «emigrare» in altri plessi, come avvenuto in questi ultimi periodi. Il ritardo sulla consegna con una lunga fase di impasse era legato al blocco dei lavori disposto dalla Soprintendenza alle Belle Arti ed al Paesaggio, dopo il ritrovamento di reperti archeologici, nel corso di scavi effettuati dall’impresa, nei pressi dell’area d’ingresso e nel giardino della struttura. Alcuni rinvenimenti, stando agli studiosi, erano anche di rilevante valore. Proprio in questi giorni dopo una fase di approfondimenti e dopo l’effettuazione di ulteriori saggi da parte della ditta Cms Build, alla presenza dell’archeologo Francesco Bevilacqua e coordinati da Antonio Mesisca, è arrivata l’auspicata svolta. La Soprintendenza, infatti, dopo aver esaminato la documentazione preliminare di scavo dei saggi archeologici, ha espresso il nulla osta alla prosecuzione e conclusione dei lavori della scuola di via Madonna della Pietà.

I TEMPI

«Già abbiamo provveduto a stilare un nuovo cronoprogramma – dice l’assessore ai lavori pubblici Mario Pasquariello – che prevede subito dopo la fine dei lavori, che è questione di settimane, il trasloco di armadi, banchi, sedie ed altri arredi scolastici a fine giugno, in modo da dare la possibilità al personale ed ai docenti di organizzare e programmare il nuovo anno scolastico a settembre nel plesso completamente rimesso a nuovo e soprattutto in totale sicurezza. Lo slittamento è stato legato ai noti motivi legati a ritrovamenti archeologici, che ci hanno imposto una variante al progetto iniziale. Siamo felici di aver provveduto alla messa in sicurezza di un altro plesso scolastico cittadino nell’ambito del programma avviato già da alcuni anni dalla giunta Mastella e che continua a spron battuto per tutte le altre strutture che non erano a norma dopo un attento monitoraggio per la sicurezza degli studenti sanniti».

Nei mesi scorsi non erano mancate proteste e lamentele sui ritardi, in special modo da parte dei genitori degli alunni costretti a tortuosi giri per far frequentare le lezioni ai rispettivi figli, ma la vicenda dei ritrovamenti ha avuto la priorità anche perché si è dovuta stabilire la reale entità delle tracce. Il direttore dei lavori, l’architetto Gianluca Principe, ha avuto la prescrizione della Soprintendenza di provvedere all’interro di tutti i reperti. È stata bocciata la proposta avanzata dai tecnici sanniti che puntavano alla «musealizzazione» per consentire la visione attraverso una vetrata con un impianto di illuminazione, eventualmente anche a turisti. «Abbiamo provveduto a proteggere i vari ritrovamenti – spiega Principe – con teli bianchi in pvc non assorbenti. Ad ogni buon conto si è deciso, d’intesa con il Comune, di installare una tabella indicando i reperti che sono stati ritrovati, a futura memoria. I lavori sono ripresi a pieno ritmo e saranno consegnati entro i tempi stabiliti».

Gli studi effettuati dagli archeologi hanno sancito che sotto alla scuola Pietà sorgeva una villa suburbana di età romana come è stato possibile acclarare dalle strutture murarie rinvenute ancora in buono stato. Poco distante rinvenuta anche una tomba dove era ben visibile lo scheletro, quasi certamente appartenente ad un bambino dell’età di 6-8 anni. Secondo Simone Foresta, responsabile della Soprintendenza per Benevento e provincia, il sepolcro sarebbe risalente al medioevo, ma va detto che i longobardi utilizzavano per la sepoltura dei propri defunti spesso e volentieri le tombe dei romani. Con questi rinvenimenti sono arrivate ulteriori conferme riguardanti l’antica conformazione della città e la conferma, per il quartiere Pietà, dell’esistenza di testimonianze di epoca romana e di un perimetro che rappresentava la periferia dell’antica cittadina, immediatamente a ridosso delle mura di cinta. «La Pietà – dice Maurizio Bianchi, responsabile del gruppo “Benevento Nascosta” – è un rione storicamente più che interessante. Del resto i ritrovamenti avvenuti in un recente passato durante gli scavi per costruire un nuovo supermercato ed un edificio privato, in linea d’area distanti un centinaio di metri dalla scuola, ne sono la conferma».

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