Pnrr, nel Sannio bilancio in chiaro per i progetti nella sanità

Volpe (direttore generale Asl): «Siamo in perfetta sintonia con le scadenze previste dall'Europa»

La sede dell'Asl di Benevento
La sede dell'Asl di Benevento
di Luella De Ciampis
Mercoledì 1 Maggio 2024, 00:00
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Secondo i dati resi noti dalla fondazione Gimbe, la Campania è tra le regioni che ha totalizzato risultati meno competitivi sugli step intermedi da raggiungere nel 2023 riguardo ai progetti previsti nell'ambito del Pnrr ma per il Sannio il bilancio è positivo. Tuttavia, in base alla media effettuata tra le varie regioni, nel primo trimestre del 2024, l'Italia risulta aver rispettato tutte le scadenze europee. Rientrare nei tempi di realizzazione dei progetti previsti dal Pnrr è una condizione necessaria per l'accreditamento dei fondi perché, in caso di mancato raggiungimento di un obiettivo, la rata potrebbe essere sospesa ma sono ancora molte le incognite sui progetti che slittano dopo il 2026.

Il report Gimbe riguarda nello specifico il potenziamento delle cure in Adi (assistenza domiciliare integrata) da effettuare nell'arco di tre anni, procedendo per step.

Per questo, l'Asl aveva già provveduto ad approvare lo schema di accordo di collaborazione e il piano operativo per l'intervento previsto dal Pnrr denominato «Casa come primo luogo di cura», destinato a questo tipo di prestazioni. Si tratta di un servizio gratuito di cure ospedaliere a domicilio, rivolto ai pazienti in condizioni di fragilità, senza limitazioni di età o di reddito e, attualmente, riguardano 1002 assistiti. Tuttavia, il numero è destinato ad aumentare visto che, nel 2025 è previsto un incremento di 5120 unità da assistere, arrivando a un totale di 6.123 erogazioni che rappresentano il 10% della popolazione da raggiungere entro il 2026 per conquistare gli standard imposti dal Pnrr.

LO SCENARIO

Le prestazioni in Adi sono costituite da un insieme organizzato di trattamenti medici, infermieristici e riabilitativi, necessari per stabilizzare e limitare la progressione delle patologie. Si integrano con le prestazioni di assistenza sociale e di supporto alle famiglie, generalmente erogate dai Comuni di residenza e sono mirate a stabilizzare il quadro clinico, a limitare il declino funzionale e a migliorare la qualità della vita della persona nel proprio ambiente familiare, evitando per quanto possibile, il ricorso al ricovero ospedaliero o in una struttura residenziale. In ogni caso l'azienda sanitaria assicura anche la continuità tra l’assistenza ospedaliera e l’assistenza territoriale a domicilio. È invece vicina la data di scadenza per l'attivazione delle Cot (centrali operative territoriali) che dovranno essere completate entro il 31 dicembre 2024. «Siamo in perfetta sintonia – spiega il direttore generale Gennaro Volpe – con la tabella di marcia per attivare le Cot anche prima della fine dell'anno in corso. Per questo, abbiamo acquisito anche un terreno nel Comune di Montesarchio adatto alla costruzione di una delle sedi delle centrali operative. È già a regime l'ospedale di comunità di San Bartolomeo in Galdo che funziona a pieno ritmo e che sarà affiancato da una casa di comunità e da una centrale operativa che cercheremo di aprire prima di fine anno». Gli interventi relativi alle Cot riguardano i comuni di Benevento, Cerreto Sannita, Pietrelcina, San Bartolomeo in Galdo e Sant’Agata dei Goti. Ci sarà una Cot per 100mila abitanti, per favorire la valutazione multidimensionale e la presa in carico socio-sanitaria delle segnalazioni non urgenti di assistiti fragili, da parte di equipe multidisciplinari per l'accesso guidato nella rete di servizi territoriali, all'assistenza domiciliare integrata, semiresidenziale e residenziale e nei passaggi tra luoghi di cura diversi. L'azienda sta provvedendo anche all'installazione delle grandi apparecchiature nelle sedi distrettuali. In quest'ottica, a San Bartolomeo sono state installate anche una Tac di ultima generazione e una Tac e risonanza magnetica nell'ex ospedale di Cerreto Sannita.

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