730 precompilato, quando scattano i controlli preventivi? Da oggi si può inviare il modello, la guida completa

730 precompilato, quando scattano i controlli preventivi? Da oggi si può inviare il modello, la guida completa
730 precompilato, quando scattano i controlli preventivi? Da oggi si può inviare il modello, la guida completa
Lunedì 20 Maggio 2024, 10:59 - Ultimo agg. 22 Maggio, 15:21
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Il modello 730, che sia precompilato o meno, andrà inviato entro il 30 settembre 2024, il modello Redditi entro il 15 ottobre. Da oggi pomeriggio si potrà cominciare ad inviare all'Agenzia delle Entrate il modello precompilato relativo al periodo d'imposta dello scorso anno. Il modello, che era già possibile visionare dal 30 aprile, può ora essere accettato, modificato o integrato rispetto alla versione messa a punto dall'amministrazione fiscale. Ma si tratta solo del fisco d'avvio perchè per chiudere la partita ci sarà tempo fino al 30 settembre per il '730' o fino al 15 ottobre nel caso si utilizzi il modello 'Redditi'. Come sempre quello della dichiarazione dei redditi è l'appuntamento fiscale più importante dell'anno. E in molti si sono già iniziati a preparare all'invio. Ma quando scattano i controlli?

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Quando scattano i controlli

L’Agenzia delle entrate effettua controlli sulle deleghe acquisite e sull’accesso ai documenti anche presso le sedi dei sostituti d’imposta, dei CAF 12 e dei professionisti abilitati. Inoltre, l’Agenzia delle entrate richiede, a campione, copia delle deleghe e dei documenti di identità indicati nelle richieste di accesso alle dichiarazioni precompilate. In tal caso, i sostituti d’imposta, i CAF e i professionisti abilitati trasmettono i suddetti documenti, tramite posta elettronica certificata, entro 48 ore dalla richiesta. Qualora fossero riscontrate irregolarità nella gestione delle deleghe si procede, tra l’altro, alla revoca. Restano ferme la responsabilità civile e l’applicazione delle eventuali sanzioni penali. 

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I controlli preventivi

I controlli preventivi scattano qualora la dichiarazione presenti elementi di incoerenza rispetto a criteri fissati e il rimborso sua di importo superiore a 4.000 euro. Quali sono gli elementi di incoerenza che possono comportare un rischio di blocco del rimborso fiscale? Secondo quanto sottolinea Assocaaf  i controllio avvengono in caso di uno scostamento per importi significativi dai dati indicati nei modelli di versamento (F24), nelle CU e nelle dichiarazioni dell'anno precedente, la presenza di altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle CU (ad esempio, spese mediche molto più alte di quelle comunicate dagli enti per la predisposizione della dichiarazione precompilata), la presenza di situazioni di rischio individuate rispetto alle irregolarità emerse negli anni passati. 

Le misure di sicurezza

Con riferimento ai CAF che utilizzano i servizi, ferme restando le previsioni, l’Agenzia delle entrate effettua i controlli anche mediante accesso in cooperazione applicativa con cornice di sicurezza alle deleghe e ai documenti di identità indicati nelle richieste di accesso alle dichiarazioni precompilate.

Le modalità tecniche di accesso sono disciplinate da apposite convenzioni tra l’Agenzia delle entrate e i CAF, nel rispetto comunque delle misure di sicurezza necessarie. Il contribuente può visualizzare l’elenco dei soggetti ai quali sono stati resi disponibili i documentitramite le apposite funzionalità presenti nell’area riservata, nonché consultando il proprio cassetto fiscale, disponibile nell’area riservata.

Le novità

Da precompilata quest'anno la dichiarazione diventa anche semplificata, più immediata e fruibile, senza più quadri, codici e righi, ma divisa in semplici sezioni, come 'casa' o 'famiglia'. La modalità ordinaria utilizzata per la precompilata fino allo scorso anno rimane disponibile, ma i contribuenti potranno optare per quella semplificata visualizzando i dati (sia quelli utilizzati che non) all'interno di un'interfaccia semplice da navigare anche grazie alla presenza di termini di uso comune che indicano in modo chiaro le sezioni in cui sono presenti dati da confermare o modificare: «casa e altre proprietà», «famiglia», «lavoro», «altri redditi», «spese sostenute». Una volta che le informazioni fiscali saranno confermate o modificate e successivamente validate, saranno riportate in automatico all'interno del modello.

Rimborsi, detrazioni e pagamenti

Da quest'anno prima di inviare la dichiarazione si potrà selezionare la voce «nessun sostituto» e chiedere così di ricevere direttamente dall'Agenzia l'eventuale rimborso, anche in presenza di un datore di lavoro o ente pensionistico tenuto a effettuare i conguagli. L'opzione è valida anche se dalla dichiarazione emerge un debito: in questo caso il contribuente che invia direttamente il modello potrà effettuare il pagamento tramite la stessa applicazione online. La procedura consente infatti di addebitare l'F24 sullo stesso Iban indicato per il rimborso.

L'allargamento alle partite Iva

Da quest'anno anche gli imprenditori e i professionisti potranno consultare la dichiarazione precompilata contenente i redditi risultanti dalle certificazioni uniche di lavoro autonomo, da fabbricati e terreni, le spese detraibili e deducibili e quelle dei familiari. Inoltre, in caso di adesione al regime di vantaggio o al regime forfetario, direttamente tramite l'applicativo della precompilata sarà possibile completare e inviare il modello Redditi persone fisiche e aderire, a partire dal 15 giugno, al concordato preventivo. 

Come per la precompilata alla quale eravamo già abituati, anche per la dichiarazione semplificata sarà prevista l’esclusione dei controlli se si accettano senza modifiche tutti i dati proposti dal Fisco. Ora è possibile utilizzare il modello 730 anche per dichiarare alcune tipologie di redditi precedentemente esclusi. Tra questi, i redditi di capitale di fonte estera assoggettati a imposta sostitutiva, investimenti all’estero, criptovalute. In particolare per quanto riguarda le criptovalute l’Agenzia delle Entrate ha specificato l’obbligo di inserire il possesso di valute virtuali nel rigo RW1 nella colonna 3 il codice 14 («Altre attività estere di natura finanziaria e valute virtuali»).

Come accedere alla dichiarazione dei redditi

Per visualizzare e scaricare la dichiarazione occorre accedere alla propria area riservata con Spid, Cie o Cns. Si può delegare un familiare o una persona di fiducia direttamente dalla propria area riservata sul sito dell'Agenzia. In alternativa, inviando una pec o formalizzando la richiesta presso un qualsiasi ufficio dell'Agenzia.

Gli esonerati

Devono presentare la dichiarazione dei redditi 2024 tutti coloro che nel 2023 hanno conseguito dei redditi e non rientrano nei casi di esonero. Ma anche i vari soggetti che sono obbligati alla tenuta delle scritture contabili. Si tratta dei contribuenti con partita Iva, che sono sempre obbligati a presentare la dichiarazione, anche quando non hanno conseguito alcun reddito.

Scatta invece l'esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi quando:

I redditi sono corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o corrisposti da più sostituti purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio;
Il reddito derivi dall’abitazione principale, relative pertinenze e altri fabbricati non locati;
Il reddito derivi da dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa compresi i lavori a progetto;
Si percepiscono dei redditi soggetti ad imposta sostitutiva (diversi da quelli soggetti a cedolare secca);
Si percepiscono dei redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta.

E ancora, esenti dall’obbligo i soggetti che percepiscono:

Rendite erogate dall’Inail esclusivamente per invalidità permanente o per morte;
Alcune borse di studio;
Pensioni di guerra;
Pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva;
Pensioni;
Indennità, comprese le indennità di accompagnamento e assegni erogati dal ministero dell’Interno ai ciechi civili, ai sordi e agli invalidi civili, sussidi a favore degli hanseniani, pensioni sociali.

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