Laudi spirituali, mottetti ma anche notturni e canzoni popolari come “Cielito lindo” e “Funiculì, funiculà”: si intitola “Sacrum et profanum” il concerto che venerdì 19 aprile animerà la Sala Scarlatti del Conservatorio San Pietro a Majella proponendo un originale percorso strumentistico dedicato alla fisarmonica.
L’inedito progetto vedrà protagonisti l’Ensemble di fisarmoniche del San Pietro a Majella e una nutrita compagine della Scuola musicale “Il diapason” di Trento. Motivo caratterizzante del concerto sarà l’alternanza di organici differenti che vedranno la fisarmonica affiancarsi, sia in solo che in ensemble, al violoncello, al clarinetto e ad un coro di voci bianche.
Sospeso tra brani di matrice religiosa e composizioni di ispirazione laica, il programma sarà incentrato su pagine di Giovanni Animuccia, Bach, Händel e Mozart oltre che su composizioni di autori contemporanei come Daniele Anselmi e Ivano Battiston.
Il progetto “Sacrum et profanum” è stato curato da Francesco Gesualdi, docente di fisarmonica del San Pietro a Majella, e vedrà la partecipazione di Rolando Lucchi, direttore della Scuola “Il Diapason” di Trento, di Nicoletta Nicolini, direttrice del Coro di voci bianche e giovanili “Il Diapason”, e di Roberto Caberlotto, direttore di Fisarmoniche in Ensemble “Il Diapason”.