«Disabili, serve un cambio di paradigma»

Oggi alle 16.30 incontro pubblico al circolo Ilva di Bagnoli: «Rimuovere le barriere culturali e civili prima di quelle architettoniche»

«Disabili, serve un cambio di paradigma»
di Davide Cerbone
Lunedì 20 Maggio 2024, 14:44
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La sfida è ribaltare la prospettiva sulle «diverse abilità»: non un limite, ma un’opportunità; non un freno, ma un pungolo; non un ostacolo, ma una strada aperta su un vero e sostanziale progresso etico e civile. Ma la sfida nella sfida, forse, è ancor più ambiziosa: lavorare con spirito solidale alla costruzione di una cultura della disabilità che troppe volte trova sordo anche chi in questo senso avrebbe il potere e l’onere di decidere e incidere.

Per perseguire questi obiettivi è stato ideato e organizzato l’incontro pubblico dal titolo “Tutelare e valorizzare le abilità speciali”, che si terrà oggi alle 16.30 al circolo Ilva di Bagnoli, al civico 30 di via Coroglio.

Vincenzo Romis, presidente aggiunto emerito della Corte di Cassazione, Maura Striano, assessore all'Istruzione del Comune di Napoli, Maurizio Bertolotto, garante dei disabili del Comune, Antonio Bassolino, ex sindaco di Napoli e ex presidente della Regione Campania, e Francesco Maria Maglione, coordinatore della sezione Canottaggio del circolo Ilva, racconteranno la disabilità da un punto di vista alternativo, che tenga conto delle esigenze di chi deve aggiungere alla quotidiana fatica di spostarsi la condanna accessoria inflitta dalle barriere architettoniche e dalle condotte incivili che rendono ostili o addirittura inaccessibili e impraticabili spazi pubblici e privati.

«Occorre rimuovere le barriere culturali e civili prima che architettoniche perché si realizzi un effettivo cambio di passo, da parte della collettività, verso un adeguato livello di civiltà - ammonisce Romis -.

Sono da ritenersi certamente auspicabili, dunque, occasioni di confronto come quella di oggi e iniziative da parte delle istituzioni finalizzate ad accentuare il senso di solidarietà e civiltà nei confronti dei più deboli: non disgiunte, ovviamente, da un attento e costante controllo sul territorio, indispensabile per sanzionare, ad esempio, l’abusiva occupazione, piuttosto ricorrente, degli spazi riservati alla sosta dei veicoli al servizio di persone affette da disabilità e degli scivoli realizzati per agevolare la salita e la discesa su e dai marciapiedi».

L’amministrazione comunale, intanto, ha provato a sintonizzarsi sui bisogni reali dei disabili nominando un garante: l’ex dirigente della Città metropolitana Maurizio Bertolotto. «Per camminare in questa città ci vuole il cingolato anche se non hai un handicap, figuriamoci quanto è difficile per chi ha una mobilità ridotta - osserva Bertolotto -. A rendere complicati gli spostamenti, ci sono poi anche tavolini e sedie, che occupano sempre di più i marciapiedi. Dobbiamo lavorare sul Peba, il Piano eliminazione barriere architettoniche, che prevede l’eliminazione di queste barriere negli edifici pubblici e privati».

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