La storica distilleria Petrone di Mondragone, nata oltre 160 anni fa e conosciuta in tutto il mondo per le sue pregiate produzioni di liquori, mantiene vivo il suo impegno sociale, manifestando tanta solidarietà. E così, grazie al profondo legame con l'aeronautica militare, di cui è licenziataria del brand gestito da Difesa servizi spa, ha voluto contribuire al progetto «Un dono dal cielo per Airc», consegnando un assegno di mille euro destinati alla raccolta fondi per l'acquisto di apparecchiature tecnologiche avanzate e indispensabili per la ricerca sul cancro presso l'Ifom, l'istituto di oncologia molecolare della fondazione Airc.
Tale iniziativa è legata alle celebrazioni del centenario della costituzione della forza armata dell’aereonautica, con la scelta di fondazione Airc come beneficiario. Alla consegna dell’assegno, che si è svolta presso la sede aziendale, erano presenti, tra gli altri, il generale di brigata aerea Urbano Floreani (capo del 5° reparto comunicazione dello stato maggiore dell'aeronautica militare), il colonnello Angelo Carusone (capo divisione brand & media di Difesa servizi s.p.a), il prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, il colonnello Salvatore Florio (comandante del 9° stormo F. Baracca a Grazzanise) e il tenente colonnello Pasquale Naiolo (a nome del colonnello Francesco Sassara della scuola specialisti dell'aeronautica militare di Caserta).
«La presenza di tante personalità - sottolinea Andrea Petrone, giovane e talentuoso manager della società - hanno ha reso l'evento ancora più significativo, sottolineando l'importanza della collaborazione tra settori pubblici e privati per il bene comune.
Poi Petrone aggiunge. «Il valore intrinseco della solidarietà e dell'inclusione è stato fondamentale per la nostra azienda fin dai suoi albori. E dalla metà dell’800, quando i più bisognosi trovavano conforto accanto al calore delle vinacce durante la distillazione del brandy, abbiamo compreso l'importanza di un impegno costante verso la comunità che ci circonda. Questo valore è stato tramandato di generazione in generazione, e oggi, alla guida della quinta generazione, rimane ancora saldo e inalterato».