«Cari fratelli e sorelle, buona Pasqua. La gioia quando si condivide aumenta». Papa Francesco torna ad affacciarsi sorridendo, con la voce ancora un po' tormentata dalla tosse, dalla finestra del Palazzo apostolico per la recita del Regina Coeli. Sembra essersi ripreso dopo il tour de force massacrante del Triduo Pasquale culminato ieri con la messa pasquale davanti a sessanta mila persone, alla quale ha fatto seguito un trionfale bagno di folla sulla jeep scoperta fino a via della Conciliazione. «Vorrei che il dono della pace arrivasse laddove c'è bisogno, e dove ci sono popolazioni stremate dalla fame, dal dolore, dal bisogno» ha sottolineato.
Bergoglio a Pasquetta si è soffermato a riflettere sul significato della resurrezione, invitando i cristiani a non appiattirsi a «una vita senza speranza, non rinunciamo alla gioia della Pasqua! Al contrario – ha detto - alimentiamo la gioia di Gesù, che è il motore della vita.
Al termine della preghiera mariana ha rinnovato gli auguri pasquali a tutti e soprattutto a coloro che in questi giorni «gli hanno inviato messaggi di vicinanza e preghiera».