Caivano, Pippo Baudo e le ironie fuori luogo

Le pagelle della settimana di Vittorio Del Tufo

Don Patriciello
Don Patriciello
di Vittorio Del Tufo
Sabato 18 Maggio 2024, 09:47 - Ultimo agg. 09:48
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Campania set a cielo aperto

Napoli e la Campania a tutto ciak, la fabbrica dell'immaginario continua a macinare storie (e record), a conferma di una vitalità e di una creatività artistica senza pari. Così la città e la regione diventano un immenso set a cielo aperto: vedi Napoli e poi filma, titolava efficacemente Il Mattino martedì scorso. Merito degli investimenti pubblici, del consolidamento della Film Commission, del boom del Centro di produzione Rai e di un sistema formativo (dalla Federico II all’Orientale, dall’Accademia di Belle Arti al Suor Orsola) che continua a sfornare talenti.

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L'abbraccio mortale della camorra

Se l’economia reale arranca, sono i clan a passare all'incasso.

Se gli imprenditori sono travolti dai debiti e dalle difficoltà economiche, sono i «colletti bianchi» della camorra a offrire loro il più tossico degli abbracci, fagocitando le imprese e reinvestendo nei locali commerciali i proventi di racket e droga. L’inchiesta che ha portato al sequestro della pizzeria «dal Presidente», in via Tribunali, racconta una storia già vista, eppure indigeribile: in quel locale, secondo la Dda, si riciclava il denaro sporco del clan Contini. Così l’economia criminale ingoia quella reale, diventando una sola cosa.

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Salviamo il mare della Gaiola

Tra il parco sommerso della Gaiola e l’isola di Nisida c’è un paradiso marino i cui fondali sono il vero polmone biologico del nostro mare. Ma il mare della Gaiola custodisce anche un patrimonio archeologico immenso, tuttora sommerso. Purtroppo questo paradiso è sfregiato da molti anni dagli scarichi delle acque reflue di Coroglio. Grandi speranze erano riposte nel tanto atteso e più volte annunciato piano di rigenerazione urbana di Bagnoli. E invece, ancora una volta, è stato scelto di sacrificare questo paradiso, con il raddoppio della portata del collettore e l'apertura di nuovi scarichi sulla spiaggia di Coroglio e sui fondali. Uno sfregio alla natura e alla nostra memoria. 

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Lo stato che non c'è mai stato

Per molti anni, a Caivano, lo Stato non ha fornito prove di esistenza in vita. Come il Cristo di Carlo Levi, che si è fermato a Eboli, lo Stato per molti anni si è fermato all'ingresso del Parco Verde, la più grande piazza di spaccio d'Europa. Lì dove lo Stato fino a ieri non c'era, c'era (e c'è ancora) un parroco che ha provato a dar voce ai residenti di Caivano, stanchi di vivere nell'inferno in terra. Per il suo attivismo quel parroco, Maurizio Patriciello, colpevole di aver partecipato a una manifestazione politica del governo, si è guadagnato l'ironia fuori luogo del governatore De Luca, dunque di un uomo dello Stato, che lo ha definito «il Pippo Baudo dell’area nord di Napoli, con relativa frangetta». De Luca comincia ad avere problemi con l'ironia, sbaglia spesso bersaglio. Gli consigliamo di rileggersi Saramago (Il vangelo secondo Gesù Cristo): «Un albero geme se lo tagliano, un cane guaisce se lo picchiano, un uomo cresce se lo offendono». Soprattutto quando è un uomo perbene. Ps. ma in tutto questo: che c'azzecca Pippo Baudo? 

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