Bambino ucciso dai pitbull a Eboli, l’autopsia: colonna vertebrale spezzata dai morsi dei due pitbull

Il piccolo verrà sepolto a Salerno, il sindaco di Eboli Conte: sarà lutto cittadino

Il bimbo portato via da casa dopo la tragedia
Il bimbo portato via da casa dopo la tragedia
di Paolo Panaro
Giovedì 25 Aprile 2024, 06:20 - Ultimo agg. 18:28
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Il piccolo Francesco Pio è deceduto in una manciata di minuti mentre veniva sbranato dai pitbull. Eseguita dal medico legale Adamo Maiese l’autopsia del bimbo, ieri mattina all’obitorio dell’ospedale di Eboli, sarebbe emersa la frattura alla colonna vertebrale, causata dai morsi dei cani, ma anche un trauma celebrale e ferite lacero contuse oltre ad altre fratture scomposte.

L’esame autoptico è durato numerose ore e poi la salma del bimbo è stata trasferita alla casa del commiato dell’agenzia funebre Cioffoletti dove è stata allestita la camera ardente. Indagati i proprietari dei cani, Gaia Sabato e Fabio Fiorillo, gli zii del bambino che erano sul luogo della tragedia lunedì mattina, Simone e Giuseppe Santoro, e la mamma del bimbo Paola Ferrentino accusati di concorso in omicidio colposo per omessa custodia degli animali.

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I cani hanno sbranato il piccolo mentre era tra le braccia dello zio Giuseppe Santoro.

La tragedia è avvenuta in pochi minuti ed anche il medico legale, che ha effettuato l’esame autoptico, ha appurato che il bimbo è deceduto subito dopo che i cani lo hanno morso.

Giuseppe Santoro ha fatto di tutto per proteggere il nipote ma i cani inferociti hanno sbranato il bimbo. Per cercare di salvare Francesco Pio è intervenuta anche la madre e un altro zio che era in una stanza della villetta bifamiliare dove è accaduta la tragedia. Tentativi inutili e oltre ad uccidere il bimbo i pitbull hanno ferito anche la madre e gli zio del bambino.

Dolore e lacrime sui volti dei familiari di Francesco Pio che non sanno darsi pace per quanto è accaduto e l’immane tragedia costata la vita di Francesco Pio. In lacrime ieri pomeriggio la mamma di Francesco Pio dinanzi la camera ardente, al centro di Eboli, insieme agli altri familiari che chiedono rispetto per il loro immane dolore e non vogliono parlare con i giornalisti. C’è il via vai degli amici dei familiari di Francesco Pio e tanta gente che vuol dimostrare affetto e vicinanza ai parenti del bambino.

Intanto il primo cittadino di Eboli, Mario Conte per oggi ha proclamato il lutto cittadino e con altri rappresentanti dell’amministrazione comunale parteciperà al rito funebre che si svolgerà a Battipaglia nella chiesa Santi Giuseppe e Fortunato alle 12. «Come avevo già annunciato – ha detto il primo cittadino di Eboli, Mario Conte – abbiamo deciso di proclamare il lutto cittadino. E chiedo ai concittadini, ai commercianti, alle organizzazioni politiche, sociali e produttive, e negli uffici pubblici e alle istituzioni scolastiche di osservare un minuto di silenzio durante la celebrazione del funerale di Francesco Pio». Per il lutto cittadino il sindaco Conte ha disposto l’esposizione delle bandiere a mezza asta sugli edifici pubblici e scolastici. «La tragedia che è costata la vita del piccolo Francesco Pio – ha affermato il sindaco Conte – deve far riflettere tutti e l’intera comunità ebolitana».

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Intanto, la polizia municipale di Eboli come chiesto fermamente dal sindaco avrà il compito di intensificare i controlli tenendo conto delle normative vigenti che in taluni casi prevedono l’utilizzo della museruola per evitare incidenti e tragedie come quella accaduta ad Eboli.

«Bisogna effettuare controlli più serrati – ha ribadito il sindaco Conte – anche per strada per evitare incidenti in cui possono essere coinvolti i cani e i passanti. Da questo punto di vista saremo intolleranti e la polizia municipale sarà molto vigile. Purtroppo, il dolore per la dipatita di Francesco Pio sarà difficilmente superabile e in questa circostanza la comunità ebolitana deve essere unita». Per espressa volontà dei familiari Francesco Pio la salma sarà seppellita nel cimitero di Salerno e il sindaco, Vincenzo Napoli con la giunta comunale ha emesso un’apposita ordinanza autorizzando la sepoltura.

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