Cetara, approdi: via agli aumenti per residenti e lavoratori della Costiera Amalfitana

Dopo la bocciatura del ricorso al Tar le compagnie lanciano il contrattacco: «Costretti a rivedere le nostre politiche»

I traghetti
I traghetti
di Mario Amodio
Domenica 12 Maggio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 09:16
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Finisce nel vuoto, almeno per ora, l’appello a non ritoccare al rialzo le tariffe delle vie del mare. Già, perché Travelmar in una nota diffusa ieri ha ribadito la volontà di procedere all’aumento dei biglietti che raddoppiano a partire dal primo giugno, e all’abolizione delle agevolazioni per residenti e lavoratori.

A lanciare l’inviato alle compagnie di navigazione era stato il sindaco di Cetara che, a nome i colleghi della Costiera, aveva chiesto di rivedere la posizione maturata all’indomani della decisione del Tar Salerno che avevano rigettato la domanda cautelare contro l’ordinanza della capitaneria di porto di Salerno e in particolare ai dimensionali imposti per l’attracco nei porti di Cetara e Maiori, fissati, rispettivamente, in 27 e 23 metri.

«Alla luce della perdurante efficacia delle disposizioni regolamentari adottate dalla Capitaneria di Porto di Salerno e dell’attuale impossibilità di utilizzare le imbarcazioni in dotazione per i collegamenti nel Porto di Maiori - si legge nella nota inviata da Travelmar al prefetto di Salerno e al presidente della Conferenza dei sindaci della Costa d’Amalfi - la società si vede costretta, a partire dal 1 giugno in carenza di una revisione delle previsioni adottate, a riorganizzare la propria politica aziendale e commerciale attraverso una ridefinizione del servizio di trasporto che comporterà non solo una inevitabile flessione della mobilità marittima ma determinerà necessariamente un aumento delle tariffe giornaliere e l’eliminazione delle agevolazioni in favore dei residenti».

Risultato: niente più benefici per residenti e per chi utilizza le vie del mare per raggiungere il lavoro. «Le recenti criticità che hanno interessato lo svolgimento dei servizi marittimi alla luce delle restrizioni introdotte dal Regolamento accosti adottato dalla Capitaneria di Porto di Salerno mettono a serio rischio i risultati raggiunti nel corso degli ultimi anni per la mobilità ed i trasporti in Costiera amalfitana, oltre a sacrificare gli investimenti realizzati dalle compagnie di navigazione a sostegno dell’economia e del turismo del territorio - prosegue Travelmar - Le interlocuzioni intercorse con la Capitaneria di Porto non hanno sortito alcun effetto, nonostante la sensibilità istituzionale manifestata nell’occasione dal prefetto di Salerno: le compagnie di navigazione solo rimaste sole, relegate in un inaccettabile isolamento anche da parte dei Sindaci della Costiera».

Sulla vicenda interviene anche Federalberghi che reclama una intesa istituzionale. «I recenti provvedimenti che riducono la capacità ricettiva dei porti e l’aumento delle tariffe rappresentano condizioni che rischiano di creare un danno grave ed irreparabile all’immagine e alla tenuta dell’economia turistica della provincia di Salerno, proprio nella fase in cui si registrano lusinghiere performance del comparto e grandi scenari di sviluppo», dice il presidente Antonio Ilardi manifestando preoccupazione.

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«Tali circostanze - prosegue - rischiano non solo di generare il default della circolazione sulla strada statale amalfitana 163, Invochiamo un ulteriore intervento di tutte le istituzioni al fine di adottare con urgenza ogni provvedimento, anche di natura finanziaria, che tuteli, con maggiore dispiegamento di uomini e mezzi, la sicurezza della navigazione, in modo da affievolire la riduzione della capacità di accosto, e, al contempo, compensi, con risorse economiche supplementari, le eventuali residue diseconomie delle compagnie di navigazione cagionate da provvedimenti di contenimento degli attracchi».

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