Continua a tenere banco in Costiera la polemica dopo il caos dell’ultimo ponte del 25 apile quando la statale 163 si è trasformata in un inferno di lamiere. E questo nonostante il dispositivo delle targhe alterne che le forze dell’ordine hanno iniziato a far rispettare mettendo in campo una task force capace di produrre decine di verbali di contravvenzione.
A dubitare sull'efficacia delle targhe alterne come unico deterrente sono in tanti soprattutto perché si rende necessaria un’intensificazione dei controlli in particolare ai varchi.
Ma non solo, perché c’è chi, come l’albergatore Salvatore Gagliano, punta l’indice contro la mancanza di parcheggi che determina la sosta delle auto lungo l’arteria.
«Bisognerebbe far comprendere alla Soprintendenza ed ai Ministeri preposti quanto sarebbe importante per tutta la Costiera Amalfitana la possibilità di creare parcheggi dove far sostare le auto, con la positiva conseguenza di liberare la strada costiera ed evitare buona parte degli ingorghi - dice l’ex consigliere regionale - Purtroppo la Soprintendenza non consente di realizzare né parcheggi in roccia, né quelli di pertinenza che pure un tempo erano consentiti ed oggi non sono più autorizzabili, come se la Costiera Amalfitana non appartenesse al resto dell'Italia».
Un’osservazione che è frutto della situazione reale perché «lungo la strada vengono abitualmente parcheggiate tante auto dagli abitanti della Costiera che non hanno molte alternative, vista l'inesistenza di parcheggi». L’owner del Tritone individua responsabilità anche nel transito dei mezzi pesanti.
«Gli ingorghi stradali verificatisi all'inizio della settimana compresa tra il 25 aprile ed il primo maggio sono stati l'ennesima dimostrazione che le targhe alterne non sono la soluzione adatta a risolvere l'atavico problema della circolazione sulla statale Amalfitana - dice Gagliano - Provvedimento che nella sostanza viene rispettato poco a causa dei pochissimi controlli, visto l'insufficiente numero di esponenti delle forze dell'ordine in servizio sul territorio, e vista la quantità di impegni che hanno vigili urbani, carabinieri e poliziotti.
Intanto Ugl, Cisl Trasporti e Faisa Cisal scrivono al prefetto, al consigliere regionale Cascone, al presidente della conferenza dei sindaci della Costiera, ad Anas ed a Sita Sud per denunciare le carenze «già note del sistema di viabilità e di trasporto pubblico che non possono essere trascurate in vista della stagione estiva», e chiedono un confronto tra le parti in causa.
«I disagi causati dalla sospensione dei servizi di trasporto marittimo - scrivono - portano ancora una volta alla luce le criticità di un servizio pubblico su gomma carente»