Morto dopo un intervento all'ospedale di Nocera Inferiore: arriva l'assoluzione per due medici

L’accusa aveva chiesto una condanna per entrambi, ad otto mesi

L'ospedale di Nocera Inferiore
L'ospedale di Nocera Inferiore
di Nicola Sorrentino
Martedì 21 Maggio 2024, 07:00
2 Minuti di Lettura

Morì per complicazioni, emerse dopo un intervento chirurgico. Aveva 48 anni E.F., di Scafati, deceduto il 13 luglio 2016 in ospedale a Nocera Inferiore.

Giorni fa, il Tribunale ha assolto due medici dall’accusa di omicidio colposo. L’accusa aveva chiesto una condanna per entrambi, ad otto mesi. Solo con il deposito della sentenza, ora, sarà possibile ricostruire quanto accaduto al paziente, quel giorno, con la possibilità per la parte civile di fare appello, così come per la procura. Stando alle accuse, i due scelsero di intervenire sul paziente - affetto da neoplasia al rene destro - con una metodologia «laparoscopica».

Il 48enne era stato già operato al rene destro un anno prima, il cui intervento comportò la «formazione di numerose aderenze che rendevano tale scelta di intervento altamente rischiosa». Secondo la consulenza del medico legale, quel tipo di intervento era rischioso e «rendeva altamente probabile un esito infausto». I medici, per l’accusa, avrebbero dovuto optare per una laparotomia. Il paziente fu colto da choc ipovolemico e fu trasferito nel reparto di rianimazione, dopo l’intervento chirurgico. Morì successivamente, con il sorgere di complicazioni.

Video

A sporgere denuncia ai carabinieri fu la moglie dell’uomo. La perizia del medico legale mise nero su bianco la scelta di un intervento sbagliato, nella prospettiva di una situazione altamente rischiosa e connessa alle conseguenze di una precedente operazione. Così non è stato per il tribunale, che ha assolto i due medici, in attesa del deposito delle motivazioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA