«Ho deciso di mettere in scena questo capolavoro e di farlo come io ho imparato a fare in questo mestiere: con semplicità e amore; amore per le mie origini, amore per Eduardo, per Luca, amore per quei Natali passati davanti alla televisione per scaldarci il cuore tra una manciata di struffoli e una giocata a tombola». Lo "confessa" Vincenzo Salemme, spiegando la "genesi" di questa sua rivisitazione della pietra miliare del teatro di Eduardo De Filippo, il "Natale in casa Cupiello", dopo il successo al teatro Diana di Napoli, e poi a Torino e Milano, ora in scena dal 15 febbraio al 10 marzo al Sistina di Roma, prima di proseguire per Bologna e Firenze.
«Mi sono avventurato nel capolavoro di Eduardo, mettendo in piedi una macchina pazzesca, davanti e dietro le quinte, a cui lavorano più di quaranta persone - racconta il regista e attore napoletano - Portare in scena per la prima volta un'opera così fondamentale per il teatro italiano è stata una gioia immensa.