La Procura federale della Figc ha chiuso le indagini sul calcioscommesse di Benevento. E c’è un nome nuovo all’interno dell’inchiesta, che non era contenuto nell’ordinanza della magistratura sannita. Ai quattro indagati in prima battuta, Letizia, Pastina, Forte e Coda, si è aggiunto quello di Enrico Brignola del Catanzaro. Originario di Telese Terme, anche lui ex giallorosso, adesso non più di proprietà del Benevento.
La posizione di Massimo Coda, in forza alla Cremonese, è stata stralciata dalla notifica di chiusura indagini, ma solo perché su di lui sono in corso ulteriori accertamenti. La notizia importante è che non ci sono i club in cui militano i calciatori e soprattutto non c’è il club in cui militavano all’epoca dei fatti, e pertanto il Benevento non dovrà rispondere di responsabilità oggettiva: il procuratore Chiné ha apprezzato la tempestività della denuncia della società che fa capo a Oreste Vigorito e l’ha ritenuta parte lesa nel procedimento.
L’indagine della Procura federale si è allineata a quella della Procura di Benevento, e poi sono andate di pari passo: gli indagati avrebbero scommesso attraverso dei prestanome, ma sono state trovate parecchie tracce di movimenti finanziari riconducibili a loro.