Il Benevento ha blindato il terzo posto e nutre ancora speranze di conquistare la piazza d'onore. I giallorossi hanno agganciato a quota 66 punti l'Avellino, che però resta avanti in virtù degli scontri diretti. Tutto si deciderà nell'ultimo turno di campionato che, Juve Stabia (promossa in B) e Brindisi (retrocesso in D) a parte, deve ancora emettere tutti i verdetti.
Novanta minuti per cercare di battere il Catania al «Massimino» e augurarsi che gli irpini non vincano con il Crotone al «Partenio-Lombardi». Le sfide dell'ultima giornata, al pari della penultima appena terminata, si giocheranno in contemporanea. Gli etnei, però, sono tutt'altro che sicuri di disputare i playoff, beneficiando del bonus acquisito tramite il successo sin Coppa Italia di C.
In Sicilia il Benevento troverà una squadra all'ultima spiaggia e sull'orlo di una crisi di nervi dopo aver perso 4 delle ultime 5 gare e che sarà in bilico tra l'accesso alla fase nazionale della post-season e gli spareggi per evitare di sprofondare in D. È lecito attendersi un ambiente infuocato e una squadra pronta a giocarsi la partita alla morte, ma con addosso tutta la pressione di questo mondo. Per quanto attiene agli uomini di Auteri, invece, terzo o secondo posto cambierebbe poco: certo arrivare immediatamente dietro la Juve Stabia sarebbe un bel vantaggio risparmiando due partite degli ottavi di finale (primo turno fase nazionale) e godendo del fattore campo, ma è pur vero che bisognerebbe attendere poi circa 20 giorni per scendere in campo dalla fine della regular season. Uno spazio temporale infinito che potrebbe danneggiare le seconde classificate, come già accaduto in passato. Il Benevento si aggiudicherebbe il secondo posto anche in caso di pareggio, ma solo se l'Avellino venisse sconfitto in casa dal Crotone, che è matematicamente qualificato ai playoff, ma potrebbe sempre migliorare (attualmente è ottavo e può scavalcare il Giugliano settimo) o peggiorare (Latina e Cerignola potrebbero sorpassarlo) la propria posizione.
Nel frattempo i giallorossi si godono il ritorno alla vittoria e soprattutto al gol. Stavolta hanno addirittura esagerato facendone una scorpacciata. Lanini si conferma bomber indiscusso (e specialista dei calci da fermo) infilando il settimo sigillo stagionale da gennaio, Bolsius ha ritrovato il sorriso, Ferrante si è sbloccato dopo 5 mesi di digiuno, Ciano si è scrollato di dosso quell'apatia servendo l'assist del terzo gol e guadagnandosi lui stesso, realizzandolo con freddezza, il rigore del poker. Ora bisogna cercare di chiudere il torneo in bellezza sfoderando una bella prestazione in un «Massimino» che, c'è da scommetterci, sarà gremito.