«Allarme, ci sono dispersi sotto la valanga». Ma era un'esercitazione

«Allarme, ci sono dispersi sotto la valanga». Ma era un'esercitazione
Si sono da poco concluse le esercitazioni in valanga e ricerca dispersi sugli altipiani d’Abruzzo, durate 3 giorni e che hanno coinvolto 30 tecnici del S.A.G.F. (Soccorso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Si sono da poco concluse le esercitazioni in valanga e ricerca dispersi sugli altipiani d’Abruzzo, durate 3 giorni e che hanno coinvolto 30 tecnici del S.A.G.F. (Soccorso Alpino della Guardia di Finanza), appartenenti a 12 Stazioni Sagf dislocate sull’arco alpino ed appenninico della penisola. I finanzieri sono stati coadiuvati da un elicottero AW 139 giunto dal Centro Aviazione di Pratica di Mare della Guardia di Finanza e supportati, per la parte sanitaria, dall’Unità di Soccorso Piste della Croce Rossa di Pescara. L’esercitazione ha visto anche l’impiego di 8 unità cinofile addestrate per la ricerca di persone travolte in valanga.


L’addestramento, sia teorico che pratico, rientra nel piano formativo dei finanzieri specializzati nelle “Tecniche di Soccorso Alpino” con l’obiettivo di implementarne le sinergie e di rendere sempre più efficace l’attività di soccorso congiunta in caso di calamità e/o eventi che possano comunque mettere in pericolo l’incolumità delle persone.


Sono state simulate varie metodologie di intervento attraverso l’utilizzo di tecnologie e di strumenti all’avanguardia, quali i sistemi denominati “Artva” (apparecchi di ricerca in valanga), “Recco” (sistema elettronico ricerca persone disperse), GPS, droni e radio digitali. E’ stato inoltre illustrato il funzionamento della termocamera “PULSAR”, utilizzata per il rilevamento di oggetti fino a 1800 mt di distanza e dotata di telemetro laser, di videoregistratore integrato e di sensore termico. L’apparecchio è stato utilizzato nella ricerca dispersi, nel corso della quale, nonostante il terreno innevato, è stata individuata una persona di cui si erano perse le tracce.


Le simulazioni hanno previsto anche la costituzione di un centro di coordinamento dei soccorsi in loco, indispensabile per stimolare ed efficientare le sinergie e la cooperazione tra le varie componenti del soccorso.

Sono stati simulati vari scenari d’intervento, tra i quali, il soccorso a seguito di evento valanghivo. L’attività, muovendo dalla richiesta d’intervento pervenuta dal 118, si è sviluppata nelle seguenti fasi: invio della squadra di soccorso sul luogo dell’evento con velivolo in dotazione alla Guardia di Finanza; raccolta di informazione dai testimoni presenti; ricerca con l’ausilio del sistema “Artva” dei dispersi, in sinergia con le unità cinofile; ritrovamento ed estrazione dalla neve dei figuranti, “nascosti” anche più di un metro sotto il manto nevoso. Una delle vittime della valanga è stata soccorsa dagli operatori dell’Unità della Croce Rossa Italiana e, successivamente, recuperata dall’equipaggio dell’elicottero AW 139 della G.di.F. attraverso un’operazione particolarmente complessa eseguita mediante l’utilizzo del verricello (un particolare strumento che serve a movimentare pesi attraverso l’utilizzo di funi).





























































  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino