Si è tolto la vita in un capannone di rimessaggio attrezzi. È morto così il noto imprenditore G.D.S. di Montorio al Vomano. Il corpo della vita è stato...
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Ad allertare la moglie ieri mattina verso le 7,30 un WhatsApp dello stesso imprenditore. Allora la donna cerca di contattarlo telefonicamente. L’uomo non risponde. Preoccupata va a cercarlo nel cantiere a poche centinaia di metri dall’abitazione. Lì l’amara scoperta. Suo marito si era impiccato con una fune legata alla trave dello stabile e sotto uno sgabello riverso a terra. Le urla della donna allertano gli operai. Gli stessi che si fanno coraggio, tagliano la corda e cercano di fare tutte le manovre del caso per cercare di rianimare il suicida. Immediato anche l’intervento di un’ambulanza medicalizzata del 118 di Teramo. Ma all’arrivo i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso sul posto anche il pm di turno Laura Colica. La stessa dopo aver fatto fare l’ispezione cadaverica al medico legale ha firmato il nulla osta per la restituzione della salma alla famiglia. Alla base del gesto ci sarebbero problemi personali.
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Il Mattino