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Prosegue il pugno duro della Asl. Sospesi altri 40 dipendenti, tra operatori ausiliari, Oss e collaboratori professionali sanitari, in quanto non vaccinati. La decisione è stata adottata ieri in ossequio al decreto legge del primo aprile scorso che riconosce nella profilassi un «requisito essenziale» all'esercizio della professione. E si somma a quella che la scorsa settimana aveva interessato 2 dirigenti medici, un dirigente farmacista e 22 infermieri. Numeri di un certo rilievo che stridono con la recrudescenza di contagi in atto, con le drammatiche ondate precedenti e con l'impegno della grande maggioranza dei dipendenti Asl. I sospesi potranno avvalersi fino ad esaurimento delle ferie residue e accumulate, poi saranno sollevati da ogni mansione sino al 31 dicembre, senza stipendio. Resta in bilico la posizione di altri 9 sanitari per cui sono stati disposti ulteriori accertamenti, qualcuno ha anche manifestato l'intenzione di aderire alla profilassi.
Il Mattino